Non profit
Con quale contratto da professionisti
Per capire se il lavoro debba essere o meno retribuito occorre valutare il ruolo all'interno dell'associazione.
Siamo un?associazione di psicologi e forniamo servizi di consulenza e sostegno psicologico per diverse categorie di soggetti svantaggiati (disabili) e non. Il nostro quesito è il seguente: il lavoro professionale fornito dai soci può essere retribuito? Se sì, in che misura rispetto alle normali tariffe delle prestazioni di uno psicologo? Invece, il lavoro fornito da professionisti esterni, non soci, come può essere retribuito? Inoltre, ho sempre saputo che le cariche di presidenza, vicepresidenza e altre non sono remunerabili, ultimamente mi è giunta notizia che qualcosa è cambiato, è vero?
(email firmata)
Ho letto con attenzione il quesito, ma per capire se il vostro lavoro deve o meno essere retribuito occorre valutare il vostro ruolo nell?ambito della associazione. Mi spiego: se l?associazione di cui fate parte è di volontariato e voi ricoprite il ruolo di soci volontari, la vostra prestazione non deve essere retribuita. Gli unici adempimenti che l?associazione deve adempiere sono il pagamento dell?Inail oltre a quello relativo all?assicurazione per responsabilità civile, così come previsto dalla legge quadro sul volontariato.
Differente è il caso in cui voi risultate essere dei dipendenti dell?associazione o con la stessa struttura avete un rapporto libero professionale: in questo caso la vostra prestazione deve essere necessariamente retribuita a seconda della tipologia di rapporto che avete deciso di intraprendere con la struttura.
La prestazione che viene da professionisti esterni può essere retribuita o tramite presentazione di regolare fattura, oppure deve essere retribuita in seguito a una regolare prestazione di lavoro dipendente.
Senza dubbio tra le due forme di prestazioni, ovvero quella di lavoratore dipendente e quella libero professionale, sarebbe preferibile la prestazione professionale che, senza dubbio, comporta pochissimi rischi non foss?altro perché non esporrebbe l?associazione a eventuali rischi derivanti da spiacevoli vertenze di lavoro.
Certo la prestazione oggetto della domanda, in base all?art. 61 co. 3 del dlgv 276/03, non può essere svolta né con una prestazione di lavoro occasionale, né come contratto a progetto in quanto per esercitare l?attività di psicologo occorre essere iscritti a un albo professionale. Sull?ultimo quesito le consiglierei di leggere bene cosa prevede lo statuto della sua associazione.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.