Welfare

Con o senza lucro, le associazioni sono diverse

di Redazione

Vorrei creare con dei colleghi ingegneri un’associazione con la quale presentare progetti, avvalendoci delle prestazioni professionali dei soci stessi. Si tratterebbe a parer mio di una associazione a scopo di lucro. Il mio dubbio è: esistono queste associazioni? O dobbiamo costituire una cooperativa?

Per quanto è a mia conoscenza esistono enti non commerciali che, nel corso della loro vita, perdono il requisito della “non commercialità” e vengono equiparati alle società di capitali. Dal momento che dovete ancora costituirvi, il mio consiglio è quello di scegliere il “vestito giusto”, adottando da subito una forma associativa consona all’attività che volete intraprendere e che mi sembra abbia la finalità di raggiungere (possibilmente) un utile e in seguito di distribuirlo tra gli associati. Non bisogna farsi confondere dai nomi: esistono associazioni che di fatto sono organizzazioni su base personale, costituite in base agli artt. 36 e seguenti del Codice civile allo scopo di svolgere attività culturali, o anche socialmente utili senza finalità di lucro (cioè senza distribuzione degli avanzi di gestione ai soci), ed esistono poi le associazioni professionali nelle quali un gruppo di professionisti svolge in comune delle attività e al termine dell’anno suddivide il reddito d’esercizio in modo del tutto simile ad una società in nome collettivo. Vi sono infine le società tra professionisti, che svolgono attività dove sono richiesti investimenti in uomini e mezzi consistenti; in questo caso occorre verificare le norme della professione di cui si tratta, qualora esista un albo professionale, come in questo caso.

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