Con #mettoallasta gli oggetti generano storie

Un'asta di oggetti di cui liberarsi, accompagnati dalle loro storie. L'idea di Torino Spiritualità per stare accanto a Fondazione Paideia

di Redazione

C’è chi ha messo all’asta una chiave rubata in un hotel, quello «dove passai la notte più bella della mia vita. Ora quella notte è diventata giorno». E chi la sua macchina per il caffé «perché da qualche mese mi sveglio piena di energia anche senza caffè». Una ragazza mette il suo porcellino di porcellana gialla, salvadanaio di «quando credevo che il futuro fosse progettabile, ora vivo solo giorno per giorno». Antonella Parigi, ideatrice di Torino Spiritualità, ha inaugurato la raccolta di oggetti donando uno scolapasta giallo, una delle prime cose che si comprò a Milano, quando lasciò la famiglia e cominciò la sua vita da sola. È il risvolto sociale di Torino Spiritualità, che si terrà dal 25 al 29 settembre e che sarà dedicato quest’anno al valore della scelta: con #mettoallasta si sceglie (oh, quanto è difficile) un oggetto da cui separarsi, accompagnandolo con un testo che ne racconti la storia. I 10 oggetti e le 10 storie più significative, selezionate da una giuria, diventano protagonisti dell’evento finale: una grande asta in piazza condotta da Matteo Caccia di Radio24. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Paideia, che si impegna a esaudire i desideri di dieci bambini che non hanno avuto possibilità di scegliere.
Il primo appuntamento per raccogliere gli oggetti è per il 5 settembre alle 18,30 presso il Circolo dei lettori (via Bogino 9), mentre è possibile anche condividere gli oggetti (e la loro storia) via twitter – utilizzando l'hashtag #mettoallasta o citando il profilo @ToSpiritualita – e sulla pagina facebook TorinoSpiritualita, aggiungendo la foto e una breve storia dell'oggetto. Gli oggetti non battuti all’asta resteranno in mostra al Circolo dei lettori e poi saranno venduti.


 


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