Nuovi strumenti
Con l’intelligenza artificiale anche l’assistenza è personalizzata
Innovainrete (progetto promosso da alcune cooperative sociali romane) presenta "Appi", piattaforma web e mobile per l'assistenza da remoto, che utilizza l'intelligenza artificiale per il monitoraggio della salute e il teleconsulto. Elisa Paris, coordinatrice: «È possibile essere più vicini, tra persone assistite, famiglie e operatori»
di Alessio Nisi
Il futuro del welfare è digitale e solidale: ne sono convinte le cooperative di Innovainrete che il 7 novembre, in un appuntamento che si terrà a Roma, presso Cantiere infanzia (via Molfetta 30), in zona Quarticciolo, presenteranno, nell’ambito della nuova campagna “Mai più soli”, a operatori e destinatari dei servizi, la piattaforma Appi, supporto digitale che utilizza l’intelligenza artificiale per “un’assistenza, programmata, personalizzata e integrata”.
La piattaforma consentirà agli operatori delle cooperative di Innovainrete di essere più vicini e più connessi alle persone assistite e alle loro famiglie. Prevederà un dialogo diretto tra operatori e persone assistite, e dopo il termine della prima fase di sperimentazione, la gestione anche a distanza di appuntamenti, attività, teleconsulti e monitoraggio dei parametri vitali.
Innovainrete è un progetto promosso delle cooperative sociali Aelle il punto, Arca di Noè, Il brutto anatroccolo, Cospexa, H-anno zero, Idea prisma 82, Magliana solidale, Meta, Nuove risposte, Il piccolo principe, Mediterranei. È presente in tutte le realtà municipali e in diverse aree del Lazio, dà lavoro a 2.700 lavoratrici e lavoratori con diversi ambiti di specializzazione e può contare su circa 500 volontari. Interviene sui bisogni di circa 8 mila persone con benefici potenziali per circa 24 mila famiglie.
Più vicini è possibile
«Le nostre cooperative, con questo investimento in innovazione digitale e prossimità», sottolinea Elisa Paris, coordinatrice di Innovainrete, «vogliono dimostrare che è possibile in concreto essere più vicini, tra persone assistite, famiglie e operatori».
Aggiunge poi: «Abbiamo lanciato la campagna Mai più soli per dimostrare che insieme, assistiti e operatori, dalla stessa parte, possiamo migliorare, a partire dalla nostra esperienza e con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, la rete di welfare e la sua capacità di rispondere a bisogni e diritti sempre più complessi, che si esprimono in tante lingue, culture e esigenze sempre diverse, in modo più inclusivo, efficace e solidale».
Meno costi e supporto continuativo
Il progetto Appi, spiegano da Mediterranei, cooperativa sociale che ha partecipato allo sviluppo della piattaforma, nasce dal bisogno e dall’esigenza, da parte delle cooperative sociali di Innovainrete, di facilitare l’accesso ai servizi per le persone che incontrano difficoltà a spostarsi dalla propria abitazione come anziani, disabili o chi vive in aree isolate.
Da una parte, si fa notare, riduce i disagi e i tempi legati agli spostamenti. Dall’altra contiene i costi e garantisce un supporto continuativo, senza interruzioni, anche in situazioni emergenziali. La continuità del supporto si traduce anche in un maggiore coinvolgimento degli assistiti, che possono sentirsi parte integrante del proprio percorso di cura.
Lato operatori. Con un monitoraggio costante delle condizioni dell’assistito, si evidenzia ancora, diventa inoltre possibile rilevare segnali di peggioramento e attuare interventi preventivi, evitando che eventuali difficoltà evolvano in problemi più complessi. Appi permette così agli operatori di ottimizzare il proprio lavoro, migliorando sia la qualità dell’assistenza che la capacità di presa in carico di un numero maggiore di utenti.
Appi, che cos’è e come funziona
Appi (che sta per assistenza, programmata, personalizzata e integrata) prende il nome della sigla app, che indica le applicazioni digitali, ma vuole richiamare anche l’aggettivo inglese happy cioè “felice”, perché consente una relazione più vicina e positiva tra gli operatori e le persone prese in carico.
Grazie ad Appi, gli operatori di Innovainrete potranno avviare una videocall con una persona assistita dal proprio tablet o dispositivo digitale.
Che fa Appi
La piattaforma compila automaticamente un resoconto relativo alle persone assistite, con accesso alle loro informazioni e cartella personale, nel rispetto della privacy. È possibile consultare lo storico delle azioni svolte e delle videocall effettuate e ricevute, e, potenzialmente, accedere alla documentazione tipo referti e prescrizioni.
Il calendario. Tra le funzioni, il “calendario” offre una visione organizzata degli appuntamenti passati e futuri. Gli operatori possono modificarli, eliminarli o prenotare nuove videocall.
Le videocall. Durante le videocall, gli operatori possono prenotare nuovi appuntamenti, accedere alla documentazione dell’assistito, annotare raccomandazioni e prendere appunti direttamente dalla piattaforma.
Analizza anche i dati di sentiment
La trascrizione della conversazione tra operatore ed assistito, elaborata dall’intelligenza artificiale, viene registrata per futuri riferimenti. La piattaforma, si spiega, è predisposta per tradurre, grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale, la trascrizione della conversazione in lingua italiana nel caso in cui l’assistito sia di altra nazionalità. Ma non basta: la piattaforma riesce a analizzare e raccogliere i dati di sentiment negli scambi tra operatore e assistito, per migliorare la relazione e la sua efficacia.
In apertura foto di Centre for Ageing Better per Unsplash
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