Welfare
Con l’Ashoka Changemaker Summit Torino diventa capitale dell’innovazione
Donne, giovanissimi e progetti green: premiato l’impatto sociale per uscire dalla crisi. Federico Mento, direttore della ong sottolinea «per il PNRR il miglior investimento da fare è quello nelle giovani generazioni»
di Redazione
Arriva da Torino un modello per ripensare l’economia dopo la pandemia e sostenere gli imprenditori e le imprenditrici sociali che hanno avviato un reale cambiamento con la loro attività. Si è tenuto oggi per la prima volta in Italia, negli spazi dell’OGR Grandi Riparazioni, l’Ashoka Changemaker Summit (ACMS) un'occasione di confronto per oltre 400 innovatori e innovatrici sociali provenienti da tutta Europa. Il Summit è riuscito a mettere in contatto la comunità di imprenditori sociali più all'avanguardia a livello mondiale con giovani changemaker e leader del mondo degli affari e della filantropia riuniti sotto il tema A New Togetherness: definire collettivamente strategie che favoriscano un cambiamento sociale sistemico: un mondo Everyone a Changemaker, in cui tutti hanno la fiducia e le risorse necessarie per contribuire al bene di tutti.
Ashoka, organizzazione non governativa nata nel 1980, è la più grande rete di imprenditori sociali al mondo con oltre 3.600 innovatori – imprenditori sociali leader a livello mondiale che affrontano le cause alla radice dei problemi sociali – attivi in oltre 90 paesi.
L'ACMS è stato un percorso voluto da Ashoka e si è articolato in diverse proposte di confronto che hanno portato alla giornata di oggi. L’evento è stato costruito con la fondamentale collaborazione di Torino Social Impact, Fondazione CRT, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e OGR Torino. Insieme, inseguono l'obiettivo di contribuire a rafforzare il posizionamento della città di Torino come uno dei principali hub europei.
«La pandemia da Covid-19 ha gettato una luce oscura sulle crescenti disuguaglianze del mondo, aumentando il senso di urgenza nell’agire nella maggior parte di noi. La rete globale di Ashoka, ha mostrato la sua capacità di azione: più di 650 milioni di vite sono state toccate e migliorate dai leader del cambiamento sistemico solo nell'ultimo anno. I nostri 600 Fellows europei riferiscono di aver avuto un impatto positivo sulla vita di 188 milioni di persone lo scorso anno, grazie i loro interventi a forte impatto sociale», ha spiegato Marie Ringler, Ceo Ashoka Europe, «E nonostante molti imprenditori sociali abbiano dovuto affrontare le difficoltà legate alla pandemia, hanno continuato a lottare per cambiare i sistemi danneggiati, che si trovano alla base di molti problemi del mondo. La perseveranza della rete degli Ashoka Fellow è un'ispirazione per me e mi ricorda l'importanza del changemaking. Se siamo in grado di costruire un mondo in cui tutti possono esprimere il proprio potere di cambiamento, supereremo i problemi con l'ingegnosità delle nostre soluzioni».
«Siamo lieti», ha conluso Ringler, «di aver riunito, con il supporto dei nostri meravigliosi partner, quest'anno a Torino un potente gruppo di incredibili e visionari innovatori sociali, gli Ashoka Fellows, per condividere, imparare e co-creare nuove soluzioni per l'Italia e il mondo».
«Non è un caso che sia stata la città di Torino ad ospitare l'Ashoka Changemaker Summit 2021 e ad accogliere la più grande comunità mondiale di imprenditori sociali. Negli ultimi anni Torino ha fatto dell'innovazione sociale un suo tratto distintivo grazie ad un ecosistema locale sempre più collaborativo e attento alle sfide sociali. Le idee, le esperienze e la visione che i membri di Ashoka hanno condiviso in questo evento, non potranno che arricchire un terreno che desideriamo diventi sempre più fertile al cambiamento positivo», ha commentato Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino.
In che modo gli imprenditori sociali stanno affrontando il cambiamento? In che modo la pandemia ha influito sull'impatto del loro lavoro? Quali sono le loro priorità ora che il mondo si sta trasformando con una velocità esponenziale? E quali sono le esperienze da mettere a valore nelle comunità per una ricostruzione più equa? Al Summit ne hanno discusso, tra gli altri: Davide Canavesio di Fondazione CRT; Ciro Cattuto, Fondazione CRT; Mario Calderini, Portavoce Torino Social Impact; Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino, Alberto Alemanno, Ashoka Fellow e fondatore di The Good Lobby, Claudia Belli, Global Head of Social Enterprises and Microfinance BNL BNP Paribas, Lucia Abbinante, Direttrice dell’Agenzia Nazionale Giovani, David Lafuente Duran, Direttore dell'Agenzia per i Giovani di Spagna
Durante la giornata sono stati annunciati anche i nomi degli Ashoka Fellow 2020 e 2021 italiani, imprenditori sociali che si sono distinti per aver creato un impatto sociale nella propria comunità e anche quelli dei giovani innovatori e innovatrici del progetto GenC (con la partership dell’Agenzia Nazionale Giovani) e di quello Hello Europe, sulle realtà si occupano di accoglienza, integrazione e auto-imprenditorialità con minori e neo maggiorenni. Inoltre sono stati presentati i risultati dell’Ashoka Global Social Entrepreneurs Survey, coordinato con il supporto del Politecnico di Milano.
Quest’anno sono entrambe donne le imprenditrici sociali selezionate per diventare ASHOKA FELLOW 2021. Si tratta di Rosy Russo e Giulia Detomani.
Rosy Russo è la fondatrice di Parole Ostili, un progetto sociale nato nel 2017 con l’ambizione di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in Rete, diffondendo l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza e che l’ostilità espressa in Rete può avere conseguenze concrete e permanenti nella vita delle persone. Da questa esperienza è nata la piattaforma #MiAssumo, il primo progetto gratuito di orientamento scolastico rivolto agli studenti dagli 11 ai 26 anni, una bussola per affacciarsi più facilmente al mondo del lavoro.
Giulia Detomani è la fondatrice di InVento Innovation Lab, la prima B Corp in Italia che si occupa di progetti di education sui temi dell’imprenditorialità e dell’ambiente per giovani, aziende e istituzioni. InVento Lab ha collaborato con +18.615 studenti dai 3 ai 35 anni per insegnare l’imprenditorialità sostenibile.
Per quanto riguarda, Generazione Changemaker: GenC, il progetto di Ashoka Italia in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per i Giovani per favorire il protagonismo giovanile, sono state ricevute nel complesso 251 candidature dalle quali sono stati selezionati 25 giovani changemaker italiani e 25 mentor. Volti e storie di giovani e delle loro innovazioni che si stanno impegnando per migliorare la società. Tra questi giovani innovatori e giovani innovatrici si segnalano: Adriano Bertone, ventenne umbro che ha creato un coordinamento territoriale che possa costituire gruppi giovani nei singoli comuni del Trasimeno, al fine di sviluppare proposte in materia di politiche giovanili attraverso modalità d’azione peer to peer (giovani che coinvolgono altri giovani) ed un metodo intergenerazionale (giovani ed amministrazioni) e Silvia Paci, 24, di San Benedetto del Tronto che con Odissea Moderna sui percorsi di inclusione per persone con disabilità
Infine Hello Europe, la migrazione che fa innovazione, il progetto Ashoka Italia che ha come obiettivo modificare il paradigma secondo cui l’immigrazione è un problema, trasformandolo in una visione delle migrazioni umane come opportunità di interazione, crescita e sviluppo per società e territori. Ashoka ha mappato il territorio italiano individuando e contattando 130 realtà che si occupano di accoglienza, integrazione e auto-imprenditorialità lavorando a contatto con minori e neo maggiorenni. A partire dalle esperienze e dalle riflessioni emerse, è stato elaborato il ChangeMakerathon, rivolto a gruppi di minori e neo maggiorenni, in cui i partecipanti vengono accompagnati da esperti del settore dell’innovazione e dell’imprenditorialità sociale a ideare e a strutturare una idea di impresa a partire da alcune sfide tematiche poste loro. Dei gruppi che hanno partecipato 5 sono i “vincitori”, avendo elaborato e presentato soluzioni innovative, sostenibili e ad impatto sociale: Denisa Cani con 3D; Bandiougou Diawara e Amadou Diallo di Giocherenda; Sow Thierno, Sadou Koulibaly Noumouke e Shebl Zeyad Shebl Ateya per San Rufo – progetto l'Oasi; Ibrahim Jalloh, progetto Mon Tour; Muhammed Jammeh e Oumar Barry di Stra_Vox
«Le storie di queste e questi giovani dimostrano quanto sia fuori fuoco la narrazione degli adulti sulle giovani generazioni», ha commentato Federico Mento, direttore di Ashoka Italia, «Tendiamo a rappresentarli come inerti, disinteressati, chiusi negli spazi virtuali dei social, al contrario, ci sono migliaia di giovani che sono attivi, che lavorano per il bene della propria comunità, che credono ed agiscono per il cambiamento. Si tratta di giovani visionari, empatici, tenaci. Cosa accadrebbe se in luogo di essere giudicanti, fossimo, come adulti, al servizio di queste energie? Siamo convinti che nel creare le condizioni affinché le leadership giovanili possano emergere e guidare i processi saremo in grado di affrontare le grandi urgenze del nostro Paese. In tempi di PNRR, forse il miglior investimento da fare è quello nelle giovani generazioni».
«Gli innovatori sociali che fanno parte della community di Ashoka hanno la capacità di innescare processi di cambiamento, produrre innovazione e promuovere ‘contaminazione’ tra settore for profit e non profit che è oggi la sfida più grande per garantire uno sviluppo più responsabile, equo e sostenibile», ha dichiarato Massimo Lapucci, Segretario Generale della Fondazione CRT e CEO di OGR Torino, «Le OGR, parte e motore dell'ecosistema dell'innovazione non solo nazionale ma anche internazionale, sono state il luogo ideale per ospitare l’Ashoka Changemaker Summit che, per la prima volta, ha fatto tappa nel nostro Paese". Anche Mario Calderini, portavoce Torino Social Impact, si è detto onorato “di aver ospitato l'Ashoka Changemaker Summit proprio qui, dove Torino Social Impact sta lavorando con passione come alleanza territoriale: un ecosistema di oltre 160 attori pubblici e privati, profit e non profit, riuniti per rafforzare il sistema locale e qualificarlo come uno dei migliori posti al mondo per fare impresa e finanza d'impatto. Noi crediamo che questo evento sia stato un momento di arricchimento per le nostre imprese sociali e per il territorio, un'occasione di confronto, scambio e acquisizione di nuovi stimoli attraverso gli Ashoka fellows e il loro approccio innovativo».
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