Welfare

Con la crisi aumentano le raccomandazioni

Risulta da un’indagine condotta da InfoJobs

di Lorenzo Alvaro

La crisi non le frena, anzi le fa incrementare. Stiamo parlando delle raccomandazioni per trovare lavoro, che aumentano nel nostro Paese, almeno stando a ciò che emerge dai risultati del sondaggio condotto da InfoJobs.it, la società di recruitment on line leader in Italia e in Europa per traffico Internet, numero di offerte e curricula in banca dati, sul tema degli ‘aiuti dall’altò. L’indagine, realizzata a un anno di distanza dalla precedente, sottolinea ancora una volta come questa pratica sia ben lungi dall’essere abbandonata nel nostro Paese.

Il sondaggio, condotto su un campione di oltre 1.500 candidati, rivela che l’86% degli intervistati conosce persone che hanno ottenuto un impiego grazie a un ‘aiuto dall’altò (nel 2009 questo dato arrivava all’82%); il 72% sospetta di avere colleghi raccomandati (+6% rispetto al 2009), mentre il 49% ritiene che il proprio capo abbia ricevuto qualche ‘aiutò (+5%). L’81% conosce almeno 4 persone che lavorano grazie a una raccomandazione (+2%).

Cambia leggermente, secondo la ricerca, anche la percezione della raccomandazione nell’opinione comune. Alla domanda “Se tu potessi, utilizzeresti i tuoi aiuti dall’alto per ottenere il posto che desideri?”, il 73% risponde in modo affermativo, contro il 77% del 2009. Il 18% non sopporta le persone raccomandate (+4% rispetto al 2009), il 20% li considera dei furbi che fanno bene a sfruttare la situazione (-2%), mentre il 62% considera accettabile una raccomandazione solo per candidati davvero in gamba (-3%).

Permane, comunque, l’idea che ci sia una sostanziale differenza tra ricevere una raccomandazione e beneficiare della segnalazione di qualcuno che ha apprezzato il tuo modo di lavorare: il 93%, infatti, si dichiara d’accordo con questa affermazione. Il 46% crede che per far carriera siano necessari gli aiuti dall’alto (+5% rispetto allo scorso anno) e il 78% ritiene che gli aiuti siano necessari per fare carriera più velocemente e facilmente (+3%).

In questo scenario, però, coloro che ammettono di aver ricevuto una raccomandazione sono davvero pochi: solo il 4% dichiara di lavorare grazie a un aiuto (stessa percentuale del 2009).

 

 


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