Politica

Con l’odio alle spalle

In concorso a Venezia due film che faranno discutere

di Alessandro Sortino

Sugli schermi del Festival di Venezia, il 5 settembre vengono proiettati due film in concorso simili: parlano del dramma umano di due terroristi stanchi che cercano la pace, uno in Spagna, l?altro in Irlanda del Nord.
Il primo si chiama ?A ciegas? (?La cieca?), è opera del regista spagnolo Daniel Calparsoro, classe 1968. È un film sul terrorismo in Spagna, e secondo le intenzioni del regista, una metafora sul terrorismo nell?Europa moderna. Il protagonista si chiama Marrubi, è una bella e giovane terrorista che perde la calma nella sua prima azione, e per sbaglio uccide un suo compagno. Da quel momento il film racconta la fuga rocambolesca della ragazza: dai suoi compagni che si vogliono vendicare, dalla polizia che la vuole catturare, e dal suo capo, pazzamente innamorato di lei. Ma soprattutto è una fuga dalla guerra e dalla violenza, come regola di vita, verso il sogno di un?esistenza pacifica. «Questo, dopo tutto», ha dichiarato Calparsoro, «è un film sul romanticismo e sulla morte del romanticismo».
L?altro film ci porta in Irlanda del Nord, agli inizi degli anni Ottanta, quando lo scontro Ira-governo britannico si fece particolarmente violento. Il film si chiama ?The Informant?, che in italiano forse tradurremmo ?Il pentito?. Lo ha diretto il newyorchese Jim McBridge (?Great balls of fire?, e ?The big easy?, i suoi film più famosi), scritto da Nicholas Meyer, (sulla base del best seller ?Field of Blood?) e interpretato da Timothy Dalton e Maria Lennon. Ginny, un terrorista dell?Ira, uscito dal carcere fugge verso sud, per tirarsi fuori dal giro e tornare dalla sua famiglia. Ma i suoi compagni lo ricattano e l?uomo è costretto a compiere un altro omicidio. Ma è divorato da un dilemma: continuare una guerra in cui non crede più o denunciare i suoi vecchi compagni per proteggere la propria famiglia? ?

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