Economia

Con il richiamo della Gelmini, 35mila posti a rischio

Pulizie nelle scuole: l'allarme di Confcoop

di Lorenzo Alvaro

«Un indotto di 35mila persone corre il rischio di restare senza lavoro, dalla sera alla mattina, in un momento molto delicato della crisi economica. Invitiamo il ministro Gelmini al dialogo e al confronto per individuare le migliori soluzioni possibili che scongiurino questa debacle».
Il grido di allarme è di Massimo Stronati, presidente Federlavoro e Servizi Confcooperative e arriva dopo le discusse dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione. Nel corso della audizione alla Camera di ieri infatti, Mariastella Gelmini, ha riservato dichiarazioni al vetriolo al problema dei bidelli, osservando che l’attuale situazione ereditata con il passaggio allo Stato del personale degli Enti locali è confusa e poco funzionale.
Tra appalti dei servizi a ditte esterne e lavoratori socialmente utili utilizzati in vari compiti nella scuola, vi è confusione di ruoli e di prestazioni, secondo la Gelmini e un grande spreco di risorse. «Bisogna tornare a far pulire la scuola ai bidelli», ha detto il ministro, «e assicurare con chiarezza una condizione di decoro e di pulizia alle scuole, molte delle quali lasciano a desiderare».     
«Ben 22mila occupati, sui 35mila complessivi dell’indotto, sono quelli che lavorano in cooperative. Oggi», ha aggiunto nella sua replica Stronati, «si intravedono i primi gracili segnali di ripresa, ma scricchiola l’occupazione. Cancellare l’esternalizzazione delle pulizie segnerebbe una battuta d’arresto che oltre a produrre nuovi disoccupati, metterebbe al tappeto imprese che da tempo sono vessate dai ritardati pagamenti della PA e dal dumping».

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