Non profit

Con i viaggi missionari la missione possibile

I cooperanti sono scelti sul posto. Così come le ong partner. Per i volontari italiani invece l’opportunità di conoscere da vicino i paesi del Sud del mondo dove sono attivi i progetti

di Antonietta Nembri

Dimostrare che la dimensione missionaria è possibile a chiunque. È uno dei punti di partenza di Missione possibile onlus, realtà di volontariato internazionale. «A volte pensiamo che solo certe persone, illuminate o eroiche possano partire per aiutare gli altri, invece basta un pizzico di buona volontà», è convinto di questo Gerry Testori, presidente e fondatore dell?associazione che ha all?origine dei viaggi missionari alla fine degli anni 80. «Il primo lo feci in Sri Lanka nel 1988 con Manuela, che sarebbe divenuta mia moglie», racconta ricordando i primi passi come gruppo informale che organizzava viaggi per portare sul posto gli aiuti raccolti in Italia. «Negli anni 90 abbiamo collaborato con organizzazioni della Chiesa di Hong Kong, poi con ong del Sud-Est asiatico, in Cina, Vietnam e Cambogia. Oggi ci appoggiamo a ong internazionali». Missione Possibile onlus opera con organizzazioni missionarie internazionali presenti in Birmania, Cambogia, Vietnam, Cina, Sri Lanka, India e Argentina. Da pochi mesi l?associazione ha una volontaria stabile in Cambogia, a Phnom Penh, Francesca Roggiero che ha aperto il primo ufficio in un paese dove sono già stati realizzati una scuola, una clinica mobile e un rifugio per ex prostitute. «Questo per avere il riconoscimento del governo locale come ong per poter portare avanti altri progetti come quello di costruire altre due scuole e tre orfanotrofi», spiega Testori che non dimentica gli altri interventi in Argentina e in tanti paesi del Sud-Est asiatico dove Missione Possibile è presente. Tra le modalità scelte vi sono i viaggi dei volontari nei diversi paesi. «Cerchiamo di far conoscere la nostra attività attraverso le visite sul posto: si tratta di viaggi di conoscenza con i quali le persone che incontriamo si coinvolgono», spiega ancora il presidente. Una quindicina i soci più attivi e alcune centinaia di sostenitori per Missione possibile che, fedele, continua a operare con le organizzazioni missionarie internazionali delle comunità evangeliche. L?aggettivo ?possibile? è testimoniato, racconta la cooperante Monica Cremaschi, da Davide, un disabile che ha partecipato a un viaggio in Birmania: «Era partito pensando di aiutare chi aveva meno ed è tornato a casa cambiato, più libero».


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