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Con i requisiti, scuole come onlus

Camera: approvata la legge sulla parità scolastica che prevede un sistema educativo misto, costituito da scuole statali e da scuole paritarie, privato o degli enti locali.

di Redazione

Camera: approvata la legge sulla parità scolastica che prevede un sistema educativo misto, costituito da scuole statali e da scuole paritarie, privato o degli enti locali. Cambia il mondo scolastico anche con la previsione di fondi, erogati dalle Regioni, per borse di studio e sgravi fiscali destinati alle famiglie in base al reddito qualora decidano di iscrivere i figli nelle scuole a pagamento. I fondi stanziati corrispondono a 800 miliardi in tre anni. Ulteriori finanziamenti, per 280 miliardi, sono previsti per le materne non statali (private e comunali), 60 miliardi infine per le elementari parificate con l?obbligo della gratuità e 7 a sostegno dei portatori di handicap. I criteri di ripartizione delle somme tra le regioni e le province autonome, le modalità di fruizione dei benefici, l?individuazione dei beneficiari e l?indicazione del loro utilizzo verranno stabiliti in un successivo decreto, da emanare a sessanta giorni dall?approvazione della legge.
Scuole come Onlus. Così stabilisce l?articolo 1 comma 8 della legge sulla parità scolastica approvata, definitivamente, il 2 marzo dalla Camera. ?Alle scuole paritarie, senza fini di lucro che – recita il comma 8 – abbiano i requisiti di cui all?art. 10 del decreto legislativo n. 460 del 1997, è riconosciuto il trattamento fiscale previsto dal suddetto decreto e successive modificazioni?. Per essere riconosciute paritarie le scuole non statali devono essere in possesso di precisi requisiti. Si tratta di avere un progetto educativo in armonia con i principi della Costituzione, un piano dell?offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti, l?attestazione della titolarità della gestione e la pubblicità dei bilanci (art. 1, comma 4, lettera a). Ma non solo, alle scuole paritarie si chiede anche di essere dotati di organi collegiali improntati alla partecipazione democratica, l?apertura a tutti gli studenti le cui famiglie facciano richiesta di iscrizione, l?applicazione delle normative vigenti per l?inserimento di studenti con handicap o in condizioni di svantaggio, inoltre avere corsi completi (la parità non può essere riconosciuta a singole classi se non in fase di istituzione di nuovi corsi completi a iniziare dalla prima classe). Inoltre, il personale docente delle scuole paritarie deve avere il titolo di abilitazione e i contratti devono essere rispettosi di quelli collettivi nazionali del setto.

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