Volontariato
Con “Gluo” la formazione condivisa funziona
Nata a ridosso del lockdown, la piattaforma collaborativa promossa dal Csv del Friuli per scambiare servizi gratuiti, ha messo a disposizione delle associazioni più di 20 corsi offerti anche da altri centri di servizio. In cantiere anche lo sviluppo di altre sezioni, per mettere in comune attrezzature e consulenze. Tra i riconoscimenti ricevuti il premio speciale “Post Covid-19” dell’Università di Udine
di Redazione
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Nel mondo dei Centri di servizio per il volontariato, uno tra gli aspetti più interessanti emersi durante l’emergenza sanitaria, è stata la loro capacità di supportarsi e collaborare, come succede nelle grandi famiglie nelle quali ci si vede poco, ma ci si aiuta quando è necessario.
Ne è un esempio, fra tanti, Gluo, la piattaforma collaborativa del volontariato progettata dal Csv del Friuli Venezia Giulia. Online dal 14 febbraio, il portale ad oggi mette in condivisione i corsi di formazione promossi da enti di Terzo settore, enti di formazione e Csv di varie regioni italiane.
Dopo un anno di incontri sul territorio, con 250 tra volontari delle associazioni, cittadini attivi, professionisti, aziende e scuole che volevano mettersi in gioco e supportare gli Ets – dicono dal Csv – abbiamo capito che l’idea che sta alla base della sharing economy poteva essere applicata anche al mondo del volontariato.
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L'homepage di gluo.org
Perché non prestare ad un’associazione vicina quel proiettore che usiamo una volta al mese? O mettere a disposizione una stanza per le riunioni, quasi sempre vuota? E che dire di quel corso di formazione che abbiamo promosso per i nostri volontari ma che potrebbe servire a tanti?
Rispondendo proprio a quest’ultima domanda il Csv ha progettato l’idea della piattaforma, approdata online pochi giorni prima del lockdown. Dopo qualche fatica iniziale, di fronte al clima di smarrimento e incertezza generale, il Csv ha proposto alle associazioni dei semplici video tutorial per aiutarle a trasformare la formazione in aula in formazione online.
Un problema si è trasformato in opportunità e grazie al canale online è stato possibile mettere a disposizione delle associazioni del Friuli più di venti opportunità formative e podcast, forniti gratuitamente da altre organizzazioni non profit ed enti formativi insieme ai Csv di Bergamo, Vercelli-Biella, Genova e Palermo. Tanti contenuti interessanti, dedicati al Terzo settore, tutti in un’unica piattaforma, visualizzati da un migliaio di persone.
L'aspetto interessante di questa proposta – sottolineano dal Csv – è che non si tratta di semplici webinar ma percorsi formativi articolati su più incontri, talvolta con obbligo di frequenza. Proposte impegnative, ma che hanno trovato riscontro nonostante il periodo difficile”. A sua volta il Csv del Friuli ha messo in condivisione due corsi con gli altri Csv italiani, riuscendo a coinvolgere una decina di volontari extra regione. In totale sono circa 50 i volontari che hanno beneficiato gratuitamente delle proposte formative. Oltre alle condivisioni già avvenute, il Csv sta prendendo diversi contatti con altre realtà regionali che vogliono conoscere la piattaforma e collaborare.
Nel frattempo il progetto ha ricevuto riconoscimenti importanti come il premio speciale “Post Covid-19” assegnato dall’università di Udine e l’hub “Friuli Innovazione” nell’ambito del bando dedicato all’innovazione sociale “Siaa” (Social impact for the Alps Adriatic region).
Per il futuro il Csv ha in cantiere l’attivazione della sezione tecnico-logistica per la condivisione di spazi e attrezzature e quella della consulenza, per mettere in comune anche i saperi.