Economia

Con “TerrE e libertà” si scopre l’Albania

Giocare con i bambini e aiutare gli abitanti dei villaggi nei Balcani: queste le attività di animazione proposte per un soggiorno che resta comunque una vacanza... alternativa

di Daniele Biella

Campi estivi all?insegna dell?apertura mentale, della ?distruzione? di pregiudizi. A una decina d?anni dai primi sbarchi, quelli che dai Balcani, Albania in primis, hanno portato in Italia migliaia di persone, le cose sono cambiate. Il timore lascia il passo alla curiosità, e ora si può decidere di passare parte della propria estate in un campo nel nord dell?Albania, a giocare con i bambini, aiutare i contadini e condividere la vita di altre famiglie. E può capitare che il Caronte di turno, colui che introduce al viaggio, sia proprio uno che da quelle parti ci è nato: è il caso di Mondi Vuka, giovane di 27 anni che dal 2001 vive a Milano, ma che ogni estate accompagna nei Balcani volontari di Terre e Libertà, progetto di animazione estiva di Ipsia, la ong delle Acli. «Tutto cominciò con la guerra in Kosovo, nel 1999», racconta Vuka, che studia scienze dell?educazione e lavora in una comunità di minori. «Ho conosciuto Ipsia nel campo profughi di Kukes, dove ero volontario. Rientrata l?emergenza, ho cominciato a partecipare ai loro campi di animazione per bambini a Klina, nel centro del paese». Una volta arrivato in Italia, non ha dimenticato le sue origini, anzi. «Da allora ogni anno torno con un nuovo gruppo di ragazzi ai quali, prima di partire, insegno qualche parola di albanese, che si parla anche in Kosovo», spiega. Una lingua difficile, a volte indecifrabile per un italiano. «Ma si riesce lo stesso a comunicare, a farsi capire», aggiunge. In Albania, Terre e libertà è presente dal 2003 a Rubik. Quest?anno un gruppo parte con Vuka il 22 luglio, per due settimane. Nessun limite di età. «Solo tanta voglia di conoscere, di vivere un?esperienza diretta, ?intima? con la popolazione, non mediata da altre fonti», dice il ragazzo albanese. Quello che trovi là potrebbe non essere così ?diverso?: l?Albania ha delle zone assai povere, ma conserva una forte tradizione e ha delle città moderne e vivaci in stile europeo, come Tirana, la capitale. «Durante i campi cerco di mediare con l?opinione iniziale di un italiano che vede per la prima volta il mio paese». Per Vuka l?importante è «non giudicare, né vedere tutto o bianco o nero». Differente. «È una vacanza ?alternativa?, ognuno la vive con la propria soggettività, questo è il bello», conclude Vuka. Un occhio di riguardo verso i bambini Laboratori per bambini e forme di condivisione con la popolazione sono le caratteristiche di ogni campo Ipsia. www.terreliberta.org – tel. 02.7723285- tel. 02.7723285


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