Sostenibilità
Comunità ‘Laudato Sì’ : “Progettare le azioni, Valutare l’attuazione, Certificare i risultati”
L’Enciclica Laudato si’ sottolinea l’urgenza di azioni volte a far fronte alla sofferenza della casa comune Terra, chiamandoci a perseguire un’Ecologia Integrale che ci faccia superare crisi ambientale e crisi sociale generate da un modello di sviluppo che non ha sin qui considerato i limiti del Pianeta in termini di finitezza delle risorse e la esigenza dell’Umanità di vera equità e giustizia sociale intra ed inter-generazionale.
La Terra è sfruttata secondo un modello produttivo, economico e finanziario che insegue il profitto fossile di pochi a scapito di salute, benessere e giustizia per molti, originando le citate crisi globali, dalla finanziaria alla climatica, che causano gravissimi impatti, dalla desertificazione alla perdita di biodiversità, dal consumo dei suoli ad alluvioni, siccità, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari. Oltre a ciò, la continua concentrazione della ricchezza nelle mani di pochissimi, l’involuzione dei processi democratici e partecipativi, l’esclusione di masse enormi dall’accesso a cibo, acqua, educazione e lavoro alimentano conflitti e migrazioni. L'Umanità ha oggi bisogno di modelli di vita basati su solidarietà e inclusione.
Si debbono riportare Persona e Comunità al centro, chiamandole alla condivisione di obiettivi e linee-guida per la co-progettazione ed attuazione di processi generativi di de-carbonizzazione e cambiamento negli stili di vita: la carovana delle Comunità che già oggi sono concrete 'oasi di cambiamento' può e deve farsi 'rete delle reti' . Si potranno così mappare e sviluppare le relazioni globali tra le Comunità (nodi) che condividono un agire ispirato a logiche inclusive e partecipative senza limitazioni di fede religiosa, nazionalità, orientamento politico o estrazione sociale, e sarà l'agire pratico generativo a produrre l’atteso e non più oltre rinviabile cambiamento. Grazie all’esperienza di quell’agire concreto, sottoposto a monitoraggio e certificata verifica di efficacia, la 'carovana delle buone pratiche per la Sostenibilità' crescerà. Per S. Francesco i caratteri di una casa comune in cui siano garantiti i beni e il bene per tutti sono due: povertà, come porta di accesso alla libertà e alla condivisione ma anche condizione per conoscere davvero la realtà e poterla rispettare e custodire, e dono, come anima del mondo e delle relazioni, anche quelle di mercato e finanziarie, che consente di alimentare la vita: restituire con gratitudine e gratuità è principio vitale di amore e gioia.
Sul versante della responsabilità istituzionale ed amministrativa, è la “Agenda 2030” delle Nazioni Unite ad indicare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile prioritari da perseguire attraverso profonde trasformazioni frutto di azioni complementari tra istituzioni, attori economici e società civile.
Le esperienze sin qui acquisite a livello internazionale portano ad una aggregazione degli Obiettivi in 6 aree di ‘Trasformazioni’ urgenti e sinergiche, ognuna delle quali identifica gli investimenti necessari e le maggiori sfide normative e gestionali:
1. educazione, disuguaglianze, genere;
2. salute, benessere, demografia;
3. decarbonizzazione dei sistemi energetici, industria sostenibile;
4. gestione sostenibile di cibo, suolo, acqua, oceani;
5. città e comunità sostenibili;
6. rivoluzione digitale per lo sviluppo sostenibile.
Per fare sì che progettare in modo generativo la Sostenibilità di una Comunità che si ispiri alla ‘Laudato Sì’ e persegua la ‘Agenda 2030’ non risulti esercizio certo generoso, ma alla fine velleitario sul piano degli esiti, non ci si può che basare sul ricorso alla migliore metodologia di pianificazione disponibile, quindi sull’adozione di un percorso di programmazione quantitativamente e qualitativamente verificato per individuare, attuare, monitorare le buone pratiche e certificarne i risultati.
Se la Comunità si focalizza su concretezza e replicabilità del frutto del proprio impegno , bisogna avere chiaro che tali esperienze esigono una progettazione seria , basata su ciò che da anni la cultura tecnico-scientifica internazionale propone quando si affronta il tema della sostenibilità: l'analisi sistemica dei flussi di materia, energia, informazione ed economia che entrano ed escono dall'ecosistema antropico su cui si opera per arrivare a scegliere e progettare le azioni prioritarie i cui risultati, se ben monitorati ed elaborati, serviranno a generare un rigoroso Bilancio ambientale ed energetico da coniugare a quello economico-finanziario della politica di sostenibilità.
Un tale approccio (noto come Ecodesign) è facilmente configurabile per quanto attiene la Sostenibilità nel caso della vita di Comunità, grazie alla esperienza da tempo maturata circa gli strumenti metodologici da porre in campo:
– la metodologia ‘input/output’, che si basa sulla tavola delle interdipendenze settoriali e offre una rappresentazione schematica delle relazioni determinate dalla produzione e dalla circolazione di beni e servizi in ingresso ed in uscita tra i settori in cui si articola un sistema, una volta definitone convenzionalmente il perimetro
– la metodologia ‘di processo’, che legge l’efficienza nelle diverse fasi di utilizzo di beni e servizi all’interno del perimetro definito del sistema in esame.
L’analisi ‘input/output’ per pianificare un Progetto per la Sostenibilità di entità puntuali (impianto singolo, edificio/insieme di edifici di modeste dimensioni, piccole comunità) o areali (comunità ampie e territori vasti), richiede la elaborazione di :
a) ‘bilancio di materia’
attraverso la analisi relativa ai flussi di materia in entrata alla (cibo, acqua, materiali d'opera, ecc.) ed in uscita dalla (rifiuti solidi, reflui liquidi, ecc.) entità in esame.
A titolo esemplificativo, andranno caratterizzati e quantificati:
-i flussi di rifiuti prodotti, caratterizzati nelle diverse frazioni componenti, indicando le specifiche azioni di ottimizzazione in logica di sostenibilità, dalla riduzione quantitativa dei flussi a partire dagli imballaggi, di recupero e di riciclo attraverso raccolta differenziata, di produzione di fertilizzante organico in impianti di compostaggio degli scarti alimentari e verdi, riorganizzandone le modalità di conferimento
– i flussi di risorse idriche, per progettarne la razionalizzazione finalizzata alla riduzione dei consumi unitari grazie a formazione ed educazione degli utenti all’uso efficiente di tali risorse anche con il ricorso generalizzato a nuovi apparati (es. diffusori), la dotazione di erogatori di acqua pubblica per la eliminazione di bottiglie e bicchieri in plastiche monouso ed il ricorso a borracce fino alla differenziazione dei collettori di acque reflue bianche e nere;
b) ‘bilancio di energia’
attraverso la analisi ‘input/output’ relativa ai flussi di energia in entrata per usi termici ed elettrici (approvvigionamento di fonti fossili e da rete elettrica) ed in uscita dalla entità in esame (emissioni liquide e gassose a diverso valore entalpico, ponti termici, dispersioni elettriche), previa caratterizzazione di aspetti costruttivi e mappatura dell’ambiente costruito interno al suo perimetro e l’analisi ‘di processo’ relativa alle modalità convenzionali di utilizzo delle fonti fossili per produzione di calore, raffrescamento ed elettricità (eventuali sistemi cogenerativi, ecc.) e ad eventuali fasi di autoproduzione elettrica e termica da fonti rinnovabili all’interno della entità in esame per valutarne la efficienza in termini di ‘rendimento’ negli usi termici ed elettrici.
A titolo esemplificativo, andranno caratterizzati e quantificati:
– i flussi di energia, caratterizzati per dimensionamento e tecnologia degli impianti utilizzatori (usi termici – riscaldamento, acqua termo-sanitaria, raffrescamento; usi elettrici – illuminazione, ecc.), individuando potenziali migliorie in termini di efficientamento dell’ambiente costruito, di ottimizzazione degli utilizzi e di riduzione dei consumi elettrici e termici .
Per quanto attiene il potenziale di produzione ‘in situ’ di energia elettrica da fonti rinnovabili, si dovrà completare il disegno progettuale con schemi di stoccaggio e di distribuzione locale della stessa all’interno dell’entità in esame secondo la logica della Comunità energetica che , promuovendo le energie rinnovabili e riducendo gli sprechi energetici (con conseguente riduzione della bolletta), aumenta il valore dell’ambiente costruito nella entità in esame, rendendo protagonisti e beneficiari delle opere di efficientamento tutti gli attori della Comunità stessa , così dunque coinvolgibili in logica ‘crowdfunding’.
Pianificare il Progetto per la Sostenibilità richiede altresì la:
– analisi dei modelli logistici in essere (per persone e merci) e delle modalità di gestione della mobilità e dei trasporti in ingresso, in uscita ed entro il perimetro della entità in esame, fino a definire schemi ‘origine/destinazione’ dei flussi lungo le principali direttrici di traffico.
Ai fini della successiva migliore gestione delle buone pratiche, ai bilanci di materia ed energia è opportuno associare la :
analisi relativa ai flussi economico-finanziari (indicatori economico-finanziari associati ai flussi di materia ed energia) assumendo come limite al contorno il perimetro della entità in esame, considerandone tutte le pertinenze funzionali e spaziali.
Una volta validati, gli indicatori economico-finanziari serviranno ad ottimizzare i flussi cui sono associati , grazie al monitoraggio della loro evoluzione nel tempo, rendendo possibile introdurre eventuali correttivi alle pratiche poste in essere. Dal percorso di pianificazione descritto discende il disegno progettuale definitivo (‘Ecodesign’) delle buone pratiche da sottoporre, prima della attuazione operativa a
– valutazione di Life Cycle Assessment (LCA), schema ormai universalmente acquisito,
sottoponendone poi i risultati a
– validazione terza attraverso periodica rendicontazione sul Portale di Progetto
– certificazione (riduzione emissioni di gas climalteranti ,Water Footprint, ecc.)
per concludere esplicitando la
-stima dei tempi di recupero degli investimenti e della loro eventuale redditività.
La Comunità Laudato Sì nasce condividendo la percezione che combattere la Crisi Climatica causa di fondo del ‘grido di dolore della Terra casa comune’ significhi promozione umana contro cultura dello scarto e responsabilità sociale e ambientale nutrite di attenzione agli ultimi: così diventa attore di cambiamento, aderendo alle buone pratiche per la Sostenibilità individuate dal percorso di pianificazione.
Un fondamentale contributo alla scelta dei criteri essenziali in base ai quali prendere poi decisioni operative nell’agire quotidiano in coerenza con il Progetto viene dalla esperienza italiana ed internazionale della Finanza Etica, che si nutre di un attento discrimine di come un investimento possa considerarsi eticamente accettabile sul piano ambientale, sociale e di buon governo aziendale (ESG), individuando settori , attività , attori , comportamenti che motivano esclusioni dall’universo investibile (https://www.eticasgr.com ; https://www.bancaetica.it ) .
Ciò riconduce alla centralità di azioni “comunicazione/educazione/informazione” per fare assumere alla Comunità comportamenti coerenti con il modello culturale del Progetto per la Sostenibilità , quali :
– Analizzare il consumo di cibo, scegliere di ridurre le quantità di quello derivante da attività agrozootecniche intensive e ad alto impatto ambientale, privilegiarne la qualità (prossimità territoriale, valorizzazione della biodiversità locale).
– Raccogliere il rifiuto organico, sfalci e potature e conferirli per la produzione di biometano, fonte energetica rinnovabile per la Comunità (usi domestici, mobilità sostenibile) e compost per fertilizzare terreno agrario e verde urbano.
– Raccogliere e conferire in modo distinto carta/cartone, plastica, vetro, alluminio, rifiuti metallici.
– Ridurre gli acquisti di materiali con imballaggio ridondante e di prodotti ‘usa e getta’, soprattutto se di plastica monouso. Privilegiare forniture sfuse erogate da ‘dispenser’, non inquinanti, per usi alimentari come per igiene e detergenza.
– Analizzare i consumi di acqua e utilizzare in modo mirato e sobrio l’acqua corrente facendo ricorso ad apparati di riduzione dei flussi, raccogliendo e stoccando acqua piovana per irrigazione, giardinaggio e lavaggio auto.
– Adottare una rete fognaria distinta per acque reflue bianche e nere e valorizzare ogni possibile uso di acqua fluente per produrre, con impianti mini- e micro-idroelettrici, energia per alimentare attività produttive o domestiche.
– Eliminare le bottiglie di plastica ed installare depuratori/dispenser/erogatori per la fornitura di acqua potabile.
– Analizzare i consumi di energia elettrica ed attuare soluzioni di risparmio (luci a tecnologia led, co-generazione, servizi di domotica)
– Analizzare i consumi di energia termica ed attuare soluzioni di efficientamento energetico (isolamento termico, pompe di calore, inverter, caldaie e stufe di ultima generazione, ecc.).
– Ridurre, fino ad annullarlo, l’approvvigionamento di energia di origine fossile, rivolgendosi a fornitori da fonti rinnovabili, installando pannelli solari e impianti mini- e micro-eolici per l’autoproduzione di energia termica ed elettrica.
– Connettersi in rete con le altre persone per sviluppare una Comunità sostenibile, nel rispetto dei principi morali cui si ispirano i singoli individui, e perseguire uno sviluppo ispirato alla Ecologia Integrale ,per superare l’odierno prevalente stile di vita materialistico attraverso nuove modalità di produzione e consumo.
Costruire la nuova società che ponga al centro la persona e le relazioni umane, non la brama di profitto da finanziarizzazione dissennata, richiede una comunicazione fondata sulla verità, la libertà, la giustizia e la solidarietà, con precisa funzione sociale, di sostegno alle dinamiche attraverso le quali il lavoro umano si trasforma in un bene per la società.
Bisogna allora evitare che le Comunità che si ispirano alla Laudato Sì e che si impegnano per darne pratica attuazione divengano oggetto di interesse 'predatorio' a livello di immagine, di spendibilità, di reputazione e di ‘green-washing’.
Serve perciò una comunicazione che attraverso mass media e social media sia al servizio del ‘Bene comune’ aderendo ai principi della ‘Responsabilità sociale’, approccio peraltro già indicato da Papa Paolo VI nella XI Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (1977) “La pubblicità nelle comunicazioni sociali: vantaggi, pericoli, responsabilità”.
Al fine di meglio pianificare le azioni di “comunicazione/educazione/informazione”
non paia inutile adottare un ‘Glossario’ , tenendo conto delle esperienze pregresse (da ‘Nigrizia’ a Bancaetica fino a FraSoleAssisi) e soprattutto in vista della ‘Economia di Francesco’, nell’epoca attuale dei tentativi di condizionamento dell’informazione da parte di interessi fossili motivati all’autoconservazione e dotati di risorse tali da consentire forti investimenti pubblicitari e in sponsorizzazioni (‘green washing’) :
– Consumatore/utente: chi acquista un prodotto o stipula un contratto con l’intenzione di acquistarlo e ogni persona cui è indirizzato il messaggio pubblicitario o che sia suscettibile di riceverlo.
– Azienda: qualsiasi organizzazione che produca beni o servizi attraverso l’impiego di combinazioni di risorse, indipendentemente dal fine perseguito, identificabile per alcune nella creazione e nella distribuzione di valore economico-finanziario tra i soggetti interni (imprese for profit), per altre nella creazione di utilità sociale a favore della collettività o di specifici gruppi umani, senza che a queste ultime sia possibile distribuire in modo diretto o indiretto ricchezza a favore dei soggetti interni (aziende non profit ed aziende erogative pubbliche).
– Responsabilità sociale: la decisione volontaria di contribuire al progresso della società e alla tutela dell’ambiente, integrando preoccupazioni e sensibilità nelle operazioni aziendali e nelle interazioni con gli stakeholder.
– Messaggio: qualsiasi forma di presentazione al pubblico di un bene che metta in relazione elementi semiotici (che hanno a che fare con la percezione) con referenti semantici (contenuto trasmesso attraverso i segni usati).
– Pubblicità: comprende la pubblicità sociale, culturale, aziendale e di prodotto.
– Pubblicità Comparativa: qualsiasi pubblicità che identifica in modo esplicito o implicito un concorrente, o beni, o servizi, offerti da un concorrente.
– Pubblicità Ingannevole: qualsiasi pubblicità che, in qualunque modo, induca in errore o possa indurre in errore i destinatari e, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare la loro capacità di giudizio.
– Pubblicità Politica: applicazione delle tecniche pubblicitarie allo scopo di suscitare adesione o sostegno ad un movimento politico.
– Prodotto: qualsiasi oggetto della comunicazione pubblicitaria.
In tale contesto, la comunicazione/pubblicità ha valenza etica se è :
– onesta, veritiera e trasparente, mai ingannevole .
– coerente con i principi della Responsabilità sociale d’impresa (in assenza della quale si opta per l’esclusione del potenziale interlocutore) .
– consapevole dell’esistenza di molteplici effetti che i messaggi pubblicitari esercitano sulla cultura e sul comportamento delle persone e dei gruppi sociali.
– orientata ad ammettere il messaggio tenendo conto degli argomenti esposti, dei soggetti e delle situazioni sociali rappresentate,del valore semantico ed estetico del sistema di idee e immagini comunicate e a selezionare l’oggetto del messaggio pubblicitario, tenendo conto dei comportamenti indotti.
– rispettosa dei diritti dei popoli, delle persone e, in particolare, dei bambini e dell’ambiente, rifiutando messaggi o immagini lesivi della dignità della persona e valutando con rigore i messaggi che si rivolgano direttamente ai minori per stimolare acquisto o consumo di beni.
– adozione di criteri predeterminati per la selezione delle categorie di prodotto e servizio, delle aziende inserzioniste nonché per la validazione dei messaggi proposti, criteri ispirati ad oggettività senza escludere il ricorso a valutazioni discrezionali da parte dell’organo deputato alla selezione.
– dinamica in relazione alla possibilità di perfezionare i criteri di selezione e valutazione adottati, eliminando asimmetrie e carenze informative inerenti gli effetti di prodotto e servizio e i comportamenti strategici ed operativi delle aziende inserzioniste, tenendo conto di possibili cambiamenti dei sistemi valoriali sociali e di mutamenti dei processi decisionali delle aziende che nel tempo aderiscano ai principi della Responsabilità sociale.
Un tale inquadramento consente di dotare la Comunità Laudato Sì impegnata nell’attuazione del Progetto per la Sostenibilità di ‘Criteri di valutazione’ atti a selezionare, in relazione ad esperienze ed eventi che la vedano protagonista , messaggi ,mezzi di comunicazione anche pubblicitaria e sponsorizzazioni nei seguenti ambiti:
Responsabilità sociale
Le aziende che propongano al Progetto partnership ed elargizioni per eventi dovranno adottare comportamenti che denotino Responsabilità sociale nelle relazioni con l’ambiente e con le differenti categorie di portatori di valore .
In particolare la responsabilità sociale dovrà essere declinata nei seguenti ambiti:
– Politica sociale interna ed esterna (condizione dei lavoratori , lavoro minorile)
– Politica ambientale
– Politica economico-finanziaria .
Protezione dei minori
La pubblicità non deve usare e presentare minori:
– in atteggiamenti pericolosi (violenza, aggressività, autoaggressività);
– nell’atto di compiere reati;
– nell’atto di usare stupefacenti, alcool, tabacco;
– come testimonial di particolari prodotti.
Ci si può rivolgere ai minori solo con finalità diverse dall’acquisto di beni e servizi e di natura educativa e sociale, tramite campagne di sensibilizzazione, di promozione, di protezione dei bambini e adolescenti da pericoli che si possono loro presentare.
Comunicazione/pubblicità politica
La pubblicità politica non è valutabile come pubblicità etica in quanto il modello di valutazione utilizzato comporta l'analisi del trinomio prodotto-emittente-messaggio, in questo caso non compiutamente possibile ,stante la difficoltà oggettiva di valutare la coerenza di comportamento dell'emittente rispetto al sostegno ai settori esclusi, in particolare per il regime di segretezza che connota in molti casi l'esercizio del diritto di voto nei parlamenti e nei consigli degli enti pubblici territoriali.
Interlocutore/inserzionista
È esclusa la concessione di spazi pubblicitari ad aziende che utilizzino nei processi produttivi o che siano direttamente coinvolte nella produzione di :
– armamenti, sistemi d’arma,sicurezza, controllo biometrico, intelligenza artificiale;
– energia da fonti fossili (carbone, petrolio, gas naturale, nucleare);
– gioco d’azzardo;
– organismi geneticamente modificati;
– pesticidi e fertilizzanti derivanti da fonti fossili;
– pornografia;
– tabacco
Prodotto
È esclusa la pubblicità dei seguenti prodotti:
– tabacco;
– gioco d’azzardo;
– pornografia e attività basate sulla mercificazione della sessualità;
– armi, sistemi d’arma, controllo e sicurezza anche mediante sistemi biometrici;
– stupefacenti e sostanze psicotrope;
– fonti energetiche fossili (carbone, petrolio, gas naturale, nucleare)
– pesticidi e diserbanti derivanti da fonti fossili
– organismi geneticamente modificati .
Messaggio
È esclusa la concessione di spazi a messaggi che presentino in modo positivo:
– un uso smodato di alcool e alcolici;
– l’avvio dei giovani all’uso di alcool;
– l’adozione di comportamenti socialmente pericolosi per sé e per gli altri.
– la promozione dell’utilizzo indiscriminato della Rete e dei social network.
Comunicazione/pubblicità a contenuto sociale
Sono accettate pubblicità e sponsorizzazioni che portino beneficio alla società attraverso la sensibilizzazione su tematiche di interesse sociale .
I promotori di pubblicità volta alla raccolta di fondi devono chiarire:
– soggetto proponente la raccolta e soggetto che la gestisce;
– finalità di progetto, percentuale delle somme raccolte effettivamente ad esso destinate, somma massima necessaria per raggiungere le finalità e l’eventuale destinazione di somme eccedenti il massimo prefissato;
– tempi e luogo o luoghi di realizzazione del progetto;
– adesione alla Carta della Donazione fornendo recapiti per informazioni ai destinatari di progetto e evitando immagini lesive della dignità dei soggetti coinvolti.
Pubblicità comparativa
Viene accettata la pubblicità comparativa solo se tale modalità è usata per maggiore trasparenza e migliore informazione nei confronti dell’utente, con lealtà e rispetto per il concorrente citato.
Post Scriptum
Queste note altro non vogliono essere che un piccolo contributo per una riflessione critica ampia che alla fine porti, se condivisa nella sostanza, a fare avanzare la carovana del cambiamento costituita dalle Comunità Laudato Sì.
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Nessuno ti regala niente, noi sì
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