Sostenibilità
Comunità in banca
Le Banche di credito cooperativo raccolgono in un documento contabile i numeri della propria azione sociale. Eccone i dati
Investe dove raccoglie, cresce dove gli altri istituti di credito stentano a far quadrare i conti, apre filiali dove le altre banche chiudono, fa del legame con il territorio e con il suo sviluppo economico e sociale l?elemento centrale e il punto di forza della loro attività. È il credito cooperativo, un sistema di banche che Alessandro Azzi, presidente Federcasse, definisce «a responsabilità sociale».
«Il concetto di responsabilità sociale è congenito alle banche del credito cooperativo», sottolinea Azzi, «siamo istituzioni che si definiscono cooperative, in quanto società di persone senza scopo di lucro e con obiettivi di utilità sociale; mutualistiche, perché erogano credito prevalentemente ai propri soci, e solidali perché promuovono l?aiuto reciproco dei soci e hanno a cuore lo sviluppo economico sociale della propria comunità». Servizi finanziari per gli immigrati, mutui per le adozioni internazionali, cooperazione internazionale con progetti di microcredito, sono solo alcune delle attività sociali sostenute dalle Bcc. Federcasse, la federazione che le riunisce, ha elaborato il primo bilancio sociale e di missione. Nel 2001, la raccolta è stata pari a 69 miliardi di euro mentre gli impieghi sono stati di poco inferiori (52). I crediti erogati rappresentano il 18,5% di quelli complessivamente concessi dal sistema bancario alle Pmi e l?8% dei crediti alle famiglie.
«In alcune province», sottolinea il direttore di Federcasse, Franco Caleffi, «il nostro credito rappresenta il 25% di quello complessivamente concesso nel territorio. E questo avviene non solo nelle regioni settentrionali, ma anche al Sud: Cosenza, Enna, Trapani, Caltanisetta. In alcuni grandi centri urbani, come ad esempio a Roma, il Credito cooperativo rappresenta la seconda banca per finanziamenti concessi ad artigiani e a piccole e medie imprese».
Il 97% degli impieghi delle Bcc (467 banche) rimane nel territorio di competenza, nelle regioni meridionali le Bcc rappresentano il 73% degli istituti di credito con sede nel Mezzogiorno e la quasi totalità di quelle con sede al Sud che non appartiene a gruppi bancari.
Il legame con il territorio è testimoniato anche dalla qualità degli impieghi: nel 2001 sono stati concessi a onlus e coop sociali finanziamenti agevolati per 44,6 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto allo scorso anno; elargiti 55 milioni di euro, (+8,8%), per iniziative a carattere culturale, sociale e assistenziale. Nel corso del 2001 poi sono stati erogati 5,3 milioni (44 in nove anni) a Fondosviluppo, fondo per la promozione e il sostegno alla cooperazione di Confcooperative, che ha effettuato investimenti per 175 milioni creando 3.500 nuovi posti di lavoro.
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