Fra le tante possibilità dell’estate, ve n’è una che i saggi non mancano mai di utilizzare: poter riflettere, analizzare, mettere in discussione e migliorare le proprie pratiche e idee lontano dalle incombenze quotidiane. Così il Centro Nazionale per il Volontariato organizza ogni anno un momento di incontro a cavallo fra agosto e settembre quando ancora la stagione lavorativa non è pienamente ricominciata e c’è la possibilità di sedersi, confrontarsi, conoscersi e parlarsi con calma e attenzione.
Quest’anno ha voluto incentrare la riflessione su due temi, uno più politico e di contenuto, l’altro più di metodo. Sono legati da un filo rosso che è il cambiamento, il miglioramento della società i cui il volontariato italiano deve (tornare ad) essere un attore di primo piano. Così ci troveremo il 30 e 31 agosto a San Cerbone, un convento a pochi chilometri dalla città di Lucca, ma lontano dal traffico e dai rumori, per approfondire prima di tutto il ruolo del volontariato in una società che è sempre più diseguale e ingiusta e poi lavorare insieme per prendere più consapevolezza e migliorare il modo di comunicare la nostra azione di cambiamento. L’abbiamo intitolata “Il volontariato che cambia l’Italia“, perché serve ripartire proprio dalle idee e dalle pratiche che ribaltano gli ingiusti assetti che la nostra società ha cristallizzato.
La due giorni inizierà alle 10.30 di venerdì 30 agosto con la sessione intitolata “Il volontariato nel paese disuguale – come il volontariato italiano può ridurre le diseguaglianze economiche e sociali”. Relatori saranno il presidente del Cnv e parlamentare Edoardo Patriarca (Cnv) e Carla Colicelli del Censis. Dopo il pranzo, incontro con il direttore editoriale di Vita Riccardo Bonacina che dialogherà con i presenti sul tema “Una questione di qualità, impariamo a comunicare meglio”. I partecipanti lavoreranno insieme in tre workshop su altrettanti temi legati alla comunicazione. Il primo sarà dedicato allo storytelling, le storie che cambiano l’Italia, il secondo a come costruire una campagna online; il terzo a come raccontare tramite le immagini e la fotografia.
Poi l’incontro con il Corriere della Sera: il vicedirettore Giangiacomo Schiavi, Luca Mattiucci e Marco Gasperetti, introdotti da Gaia Peruzzi (Ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e della comunicazione della Sapienza Università di Roma), parleranno del lavoro del quotidiano di Via Solferino sui temi sociali e di come è possibile anche nei mezzi di informazione mainstream costruire canali di collaborazione con il mondo delle “buone notizie”.
Per informazioni e iscrizioni basta cliccare QUA. Partecipate, perché comunicare fa bene.
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