Sostenibilità

Comuni Ricicloni di Legambiente, il Veneto batte tutti

Campione assoluto il comune di Roncade, in provincia di Treviso

di Ida Cappiello

Roncade, piccolo centro agricolo in provincia di Treviso, ha vinto il premio “Comune Riciclone” 2005 di Legambiente. Un risultato raggiunto grazie all’ottima organizzazione della raccolta differenziata e all’intensa attività di sensibilizzazione rivolta ai ragazzi delle scuole. La premiazione dell’undicesima edizione di Comuni Ricicloni, il riconoscimento per la migliore gestione dei rifiuti organizzato ogni anno da Ecosportello Legambiente,) si è svolta a Roma alla presenza del Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli e del presidente di Legambiente Roberto Della Seta. Roncade vince e scalza dal 1° gradino del podio Fumane (VR), precipitata al 11° posto, che guidava la classifica assoluta dello scorso anno. Ma Il Veneto fa comunque il pieno di premi: al 2° posto si piazza Torre Boldone (BG) e al 3° Quinto di Treviso. Comuni del trevigiano sono anche Carbonera (4°), Preganziol (5°), Maserada sul Piave (6°) e San Biagio di Callata (7°). Già dalla scorsa edizione del premio, visti gli alti livelli di differenziazione che in alcuni comuni arrivano a sfiorare l’80%, Legambiente ha deciso di valutare la qualità più che la quantità. Oltre alla percentuale di raccolta differenziata, misura anche la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l’introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi da parte delle amministrazioni pubbliche. Una serie di paramentri che, fissate le soglie d’ingresso sulla base del “vecchio” criterio della percentuale, va a comporre un “indice di gestione” che decide vincitori e classifica.Parlando di grandi centri, è quasi tutta lombarda quella dei migliori capoluoghi di provincia del nord, con in testa Lecco, seguita da Bergamo, Verbania, Varese e Cremona. I capoluoghi del centro sono guidati dalle toscane, con Siena, Pisa e Lucca ai primi tre posti, mentre al sud ancora nessuna città raggiunge la soglia d’ingresso del 25% di raccolta differenziata.Un discorso a parte va fatto per le grandi città. Nessuna supera ancora la fatidica soglia del 35% fissata dal Decreto Ronchi. Milano, la prima ad avere introdotto la raccolta differenziata, è ferma da otto anni sotto il 30% e non vuole saperne di separare la frazione umida. Roma però sale da un misero 7% al 13,4%. Napoli, nonostante emergenze e commissari straordinari, non riesce ad andare oltre il 4,8%, pur avendo esperienze di segno positivo in alcuni comuni della provincia.


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