Welfare
Comuni in rete per potenziare gli asili nido
Il piano per superare la soglia del 10%
Il Piemonte amplia la rete dei servizi all’infanzia per renderla più capiente e accogliente. Comuni, operatori privati e famiglie dovranno intrecciarsi come fili per superare la soglia del 10% di bambini con meno di due anni ospitati negli asili nido regionali. Fare rete, dunque, per irrobustire la rete. Questa la filosofia di fondo che ispira la delibera con cui il governo regionale ha fissato i criteri per l’assegnazione di contributi per tre azioni: convenzionamento tra Comuni limitrofi per l’utilizzo dei nidi comunali; sostegno all’utilizzo di asili nido, micro nidi privati, baby parking e nidi in famiglia e, infine, prolungamento dell’orario dei nidi comunali.
Principali beneficiari del provvedimento saranno i Comuni privi di qualsiasi servizio per l’infanzia. I fondi per asili nido e micro nidi privati, baby parking e nidi in famiglia saranno destinati, infatti, solo in favore dei paesi privi di asili nido. Destinatari delle risorse per le convenzioni fra città saranno invece i Comuni che accettano di ospitare i bambini dei paesi vicini. Di fatto, tuttavia, si tratta di un provvedimento in favore delle municipalità senza servizi per l’infanzia. Il Piemonte, insomma, fa propria la logica della legge quadro 328 del 2000 sul sistema integrato e dei Piani di zona. Addio ai campanilismi, dunque. Sì, invece, ai servizi assistenziali in comune per migliorare l’offerta. Come accade, appunto, nel caso dei municipi che “adottano” quelli privi di asili nido.
Ma vediamo da vicino i tre interventi. Il primo, le convenzioni tra Comuni, prevede che ai municipi titolari di asili nido o micro nidi comunali siano erogati finanziamenti fino ad una quota massima di 600 euro per posto/bambino oggetto della convenzione con la città che non dispone di servizi per la prima infanzia. I Comuni che non hanno strutture comunali per i più piccoli, passiamo al secondo intervento, potranno utilizzare i contributi per il sostegno all’utilizzo degli asili nido e micro nidi privati, baby parking e nidi in famiglia in piena autonomia.
Potranno, cioè, assegnarli direttamente alle famiglie che usufruiscono del servizio; concederli ai soggetti gestori dei servizi purché taglino il costo per le famiglie o, infine, destinarli a interventi diretti da parte dei Comuni a favore dei gestori dei servizi per spese connesse al funzionamento finalizzate alla riduzione degli oneri a carico delle famiglie. Il contributo sarà di 200 euro per ogni posto bambino attivato come nido in famiglia o baby parking, 520 per i posti autorizzati in asilo nido o micro nido. Il Piemonte, terzo capitolo, punta anche a sostenere le politiche di conciliazione fra vita e lavoro delle famiglie. La Regione ha individuato, infatti, i criteri di accesso ai contributi per il prolungamento dell’orario di apertura giornaliero degli asili nido (senza oneri aggiuntivi per le famiglie).
L’entità dell’erogazione in favore dei Comuni titolari di asili nido o micro nidi comunali è fissata in 3mila euro per l’estensione di un’ora per ciascun asilo nido comunale; 5mila euro per due ore di apertura quotidiana in più; 7mila euro per l’allungamento da tre a quattro ore oppure per l’estensione dell’orario settimanale con apertura del servizio il sabato, per almeno quattro ore.
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