Non profit
Compie 10 anni il laboratorio di sanità De Carneri
La malaria è diminuita nell'isola africana
di Redazione
Arcipelago di Zanzibar, oltre 1.200.000 persone su due isole principali (Unguja e Pemba), conosciuto per le sue spiagge e il suo mare. Ma anche un Paese in cui, accanto al turismo e alle strutture che accolgono i numerosi visitatori, accanto a panorami di stupefacente bellezza dai colori del mare a quelli della foresta, si trovano situazioni di povertà, malattia, difficili condizioni di vita.
A Pemba il Laboratorio di sanità pubblica Ivo de Carneri è attivo dal 2000 per migliorare la diagnosi e i piani sanitari di controllo delle malattie. Centro di collaborazione dell’OMS per la schistosomiasi e le infezioni intestinali, il PHL-IdC raggiunge quest’anno il primo decennale di lavoro a fianco della comunità delle isole.
Costruito grazie a un progetto della Fondazione Ivo de Carneri Onlus, organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione sanitaria, ricerca e formazione, il PHL-IdC è integrato nel sistema sanitario e, grazie al lavoro di personale tutto locale, risponde alle necessità sanitarie del territorio (da controlli di qualità per la diagnosi di malattie come la malaria ad analisi delle acque di fonti dell’isola spesso non sicure) e collabora con istituti nazionali e internazionali su diversi filoni di ricerca.
L’arcipelago di Zanzibar si confronta ancora con diverse malattie, di cui diverse collegate alla povertà e alla situazione igienico sanitaria inadeguate: dal colera ad altre condizioni con diarrea, dalla tubercolosi alle malattie cutanee, dall’ipertensione al diabete, tutti problemi di salute pubblica secondo quanto indicato dal Ministero della sanità e del welfare. E vi sono anche malattie parassitarie come la schistosomiasi urinaria e le parassitosi intestinali, che segnano la vita e il futuro di bambini e famiglie; malattie per le quali ci sono farmaci e a costi accessibili, e su cui potrebbero ottenere buoni risultati, come è stato qualche anno fa per la filariosi linfatica.
A Zanzibar si contano 211 strutture sanitarie fra pubbliche e private, che comprendono i diversi livelli di assistenza, dagli ambulatori che offrono le prime cure di base fino agli ospedali. La maggior parte della popolazione vive entro 5 chilometri di distanza da un centro sanitario, pubblico o privato, e le strutture pubbliche sono ancora le più numerose, anche se il settore privato è in crescita. La malnutrizione di grado moderato colpisce ancora il 7,6 per cento dei bambini sotto i 5 anni, mentre quella grave lo 0,5 per cento, con percentuali variabili nelle diverse zone delle due isole. Considerando le dieci malattie più comuni, le prime sono quelle respiratorie alte, che coprono il 29 per cento delle diagnosi, seguite a distanza, nell’ordine, da malattie con diarrea (8,4 per cento), polmonite, malattie cutanee, patologie otorinolaringoiatriche testa e collo, malattie dentali, vermi intestinali, traumi e ferite, malattie oculari e infine infezioni urinarie. Le infezioni respiratorie, alte e basse, hanno preso il posto della malaria a partire dal 2007, malaria la cui prevalenza è scesa a seguito di interventi sulla terapia, la prevenzione e la sorveglianza dell’infezione.
Di Valeria Confalonieri – responsabile comunicazione scientifica Fondazione Ivo de Carneri Onlus
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