Politica

Competitività. La settimana decisiva

Partono domani i tavoli tecnici del governo con le parti sociali a palazzo Chigi. Eccone il calendario

di Ettore Colombo

Settimana decisiva per il decreto competitivita’. Domani a Palazzo Chigi partiranno i tavoli tecnici con le parti sociali, per approfondire il piano d’azione messo a punto dal Governo, con l’obiettivo – da parte dell’ esecutivo – di varare le misure nel consiglio dei ministri di venerdi’. Intanto il ministro del Welfare, Roberto Maroni, avverte: la Lega Nord potrebbe subordinare il suo si’ al provvedimento per la competitivita’ all’impegno del Governo di sostenere in sede europea, nel prossimo consiglio europeo di marzo, dazi e quote per difendere il made in Italy dalla concorrenza di Cina e India. – STRADA IN SALITA. Dunque, ci sono appena tre giorni per tentare di arrivare a un testo che sia il piu’ condiviso possibile. Ma la strada appare tutta in salita. In casa sindacale, infatti, si respirano preoccupazione e scetticismo: sia perche’ la ricetta dell’esecutivo viene giudicata inadeguata e fatta di ”misure modeste” e ”scarsamente innovative”; sia perche’ le risorse disponibili appaiono del tutto insufficienti. Preoccupazione quest’ultima condivisa da molte associazioni imprenditoriali. ”Il timore – spiega il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani – e’ che tutto si esaurira’ nell’ennesima perdita di tempo. Del resto, la lettura che il Governo da’ della situazione del Paese e’ completamente diversa dalla nostra. Diversa e’ quindi la ricetta proposta, fatta di misure che oggettivamente non hanno la valenza che si vuole far credere. La verita’ – prosegue Pirani – e’ che la priorita’ per questo esecutivo resta sempre quella della riduzione delle tasse, mentre non emerge una politica industriale che sia degna di questo nome”. Anche il leader della Cisl, Savino Pezzotta, si dice preoccupato per un Governo che pare non essere consapevole delle dimensioni della crisi: ”Se si dicesse davvero qual e’ la realta’, si capirebbe qual e’ la sfida che l’intero Paese ha di fronte”, afferma, sottolineando come per uscire dall’attuale situazione il Paese abbia bisogno ”di interventi decisivi”. Interventi che non paiono essere quelli proposti dal Governo: anche perche’ per Pezzotta ancora non e’ affatto chiaro se le risorse indicate sono aggiuntive rispetto a quelle stanziate nella Finanziaria. In sintonia il giudizio della Cgil: ”A giudicare dalla sintesi in nostro possesso – spiega la segretaria confederale Marigia Maulucci – il merito delle proposte ha uno scarsissimo contenuto innovativo e le risorse disponibili sono totalmente inconsistenti, e per giunta riciclate con partite di giro e mai aggiuntive”. IL CALENDARIO. In questo clima si partira’ domani col confronto ai sei tavoli tecnici che si riuniranno a Palazzo Chigi. Il primo sara’ quello sulla giustizia. Poi mercoledi’ sara’ la volta di quelli su attivita’ produttive, infrastrutture-ambiente, welfare. Giovedi’ si chiudera’ con quelli su semplificazione-innovazione e ricerca-capitale umano. Alla fine di questo percorso dovrebbe quindi svolgersi un nuovo round politico tra Governo e parti sociali a Palazzo Chigi, almeno secondo quanto era stato assicurato dall’esecutivo nel precedente incontro. Probabile anche un nuovo vertice di maggioranza. Da questi due ultimi appuntamenti dipendera’ il destino del piano del Governo per lo sviluppo, e il suo approdo o meno al cdm di venerdi’.


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