Economia
Compagnia di San Paolo: «Importante la riforma dell’impresa sociale»
Presentati il bilancio 2012-2015 e le linee di indirizzo per l’anno in corso della Fondazione torinese. Parla il direttore delle Aree Istituzionali, Massimo Coda
di Redazione
«La riforma della legge sull’impresa sociale è importante anche per una fondazione come la nostra, l’esperienza dimostra che la qualità progettuale delle iniziative che sosteniamo è maggiore nell’aree e nei casi in cui i tassi di imprenditorialità sono più alti». A dirlo a Vita.it a margine della presentazione del Bilancio di mandato 2012-2015 e delle Linee progettuali per l’anno in corso proprio nei giorni i cui, malgrado le attese la riforma del Terzo settore rimane bloccata in Senato, è Massimo Coda direttore delle Aree Istituzionali della Compagnia di San Paolo.
Nel commentare i dati presentati Coda ha anche rilevato come da qui al 2018 gli impegni della Compagnia «in Banca Intesa che oggi valgono circa il 50% dovranno scendere al 33%, così come previsto dalle normative», ma questa operazione «potrebbe anche avere effetti positivi sulle erogazione sociali» visto che «attualmente l’altra metà dei nostri investimenti vanta rese maggiori rispetto a quelli nella banca conferitaria». Un’ultima indicazione Coda l’ha voluta dare rispetto alla tipologia di supporti. Ad oggi il meccanismo del grant copre circa il 25% delle erogazioni. A questo va aggiunto un 25% destinato agli atenei e agli enti di ricerca piemontesi e un altro 25% riservato all’Ufficio Pio della Compagnia per interventi diretti più un 10% erogato attraverso bandi. In tutto quindi circa l’85% delle erogazioni hanno ancora oggi format tradizionali. «Abbiamo ben presente però la necessità di allargare il perimetro degli enti partecipati e delle formule di co-progettazione insieme ad altri partner per questo nel prossimo futuro anche il tema della valutazione e misurazione dell’impatto per noi sarà imprescindibile».
Bilancio 2012-2015
Nei quattro anni presi in considerazione la Compagnia è riuscita a incrementare il suo impegno, accrescendo le proprie erogazioni rispetto ai mandati precedenti, per un totale di 536.000.000 euro nel periodo 2012-15.
La Fondazione ha sostenuto 3.200 progetti, la maggior parte (40% circa) di grandi dimensioni, con interventi compresi tra 1 e 10 milioni di euro, ma anche progetti più piccoli (50-500 mila euro), in ragione di un approccio strategico che punta a mirare al coinvolgimento di altri partner come cofinanziatori. L’ambito di spesa che ha pesato maggiormente è stato il Settore delle Politiche Sociali che ha complessivamente assorbito il 37,9% delle risorse deliberate, seguito dal Settore Ricerca e Sanità con quasi il 36,1%.
Nello specifico le erogazioni sono state così suddivise (tenuto conto della riorganizzazione della Fondazione avvenuta nel 2015, che ha portato alla creazione delle aree “Innovazione culturale” e “Filantropia e territorio”, nuovi “strumenti per affrontare e sviluppare il tema dell’innovazione):
La previsione per il 2016
«La Compagnia si conferma un attore fondamentale del territorio, con oltre 153 milioni di euro di stanziamenti per il 2016», ha sottolineato Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo. «Le erogazioni infatti sono in aumento di oltre il 10% per i prossimi dodici mesi, elemento di grande soddisfazione e che conferma il nostro impegno per il futuro della collettività ».
Conto economico 2016 – Proventi ed oneri di gestione
Il Documento ha evidenziato come le stime per l’esercizio 2016 vedano i proventi complessivi di gestione di Compagnia di San Paolo attestarsi ad oltre 300 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto ai circa 250 milioni di euro attesi per l’anno 2015.
A partire dal 2013 la Fondazione ha attuto una revisione della struttura organizzativa del portafoglio investito in fondi comuni, che è stata ultimata nel corso del 2015 mediante l’avvio del fondo di fondi Fondaco Growth, dedicato ai cosiddetti “investimenti alternativi”, che ha completato la compagine gestita dalla Compagnia di San Paolo già rappresentata da Fondaco Multi-Asset Income – fondo di fondi costituito nel 2014 – e dal fondo di Private Equity, nato nel 2013 dal conferimento di fondi sottoscritti e gestiti direttamente dalla Fondazione già in precedenza e con solide performance di crescita negli ultimi dieci anni.
Data la natura di quest’ultimo si prevede che venga conferito all’interno del fondo Fondaco Growth e questa operazione consentirà alla Compagnia di San Paolo, unitamente al percepimento di un buon flusso di dividendi dalle Società partecipate, di raggiungere i proventi previsti per il 2016.
Alla crescita dei proventi di gestione delineata per i prossimi dodici mesi si affiancherà, inoltre, una forte riduzione delle spese di funzionamento della Compagnia di San Paolo, che per il prossimo esercizio sono stimate in circa 16 milioni di euro, in netto ribasso rispetto ai 19,1 milioni previsti dal Documento Programmatico Previsionale per l’esercizio 2015.
Le erogazioni nel 2016
Previsioni positive anche per quanto riguarda gli interventi per finalità istituzionali previsti per il 2016 dalla Compagnia di San Paolo, con stanziamenti complessivi a carico del conto economico d’esercizio stimati in 146 milioni di euro, in aumento del 10,6% rispetto ai 132 milioni deliberati per l’anno 2015. Al dato si aggiungono, inoltre, gli accantonamenti che saranno riservati ai fondi speciali per il volontariato – pari a 6,9 milioni di euro (vs i 5 milioni del 2015) – e quelli al fondo nazionale per le iniziative comuni delle Fondazioni, che ammonteranno a 0,5 milioni di euro (circa 400.000€ nel 2015), che portano così il totale complessivo delle erogazioni 2016 a superare i 153 milioni di euro.
Nel corso del 2016, le attività di erogazione della Compagnia di San Paolo continueranno a seguire le tre linee-guida stabilite dal Documento di Programmazione Pluriennale 2013-2016: attenzione a coesione e resilienza della comunità locale e delle sue istituzioni; promozione dell’innovazione; investimento di sviluppo.
Le attività per fini istituzionali si focalizzeranno su segmenti pre-definiti, coerenti con la riclassificazione dei settori operativi che la Compagnia di San Paolo ha implementato nel corso del 2015, quando è stata avviata una nuova organizzazione delle aree di intervento che ha omogeneizzato le dizioni proprie dell’Ente con le aree previste dalla Legge Finanziaria 2012 (Legge 448/2001).
In base alla riorganizzazione, quindi, dei 146 milioni di euro di stanziamenti a carico del conto economico dell’esercizio previsti per il 2016, 45 milioni saranno destinati all’area Ricerca e Sanità mentre 30 milioni saranno i finanziamenti per l’area Arte, attività e beni culturali. Alle Politiche Sociali saranno complessivamente riservati 48 milioni di euro; l’area Innovazione culturale, invece, riceverà stanziamenti per 6 milioni di euro mentre 9 milioni saranno, invece, stanziati per Filantropia e territorio. Completano il quadro, gli investimenti previsti per il Programma Polo del ‘900 (1,6 milioni di euro), il Programma ZeroSei (1,8 milioni di euro), il Programma Torino e le Alpi, con 1,6 milioni di euro di stanziamenti ed il Programma Housing (3 milioni di euro).
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.