Commercio equo va in meta

Ho una curiosità: perché le botteghe dell?equo solidale aprono sportelli di turismo sostenibile?
Giovanni Turris, email

Il turismo responsabile nasce storicamente da una ?costola? del commercio equo e solidale e ne condivide, ovviamente, la stessa filosofia. I primi viaggi che possiamo qualificare come ?responsabili?, negli anni 80, si organizzavano per andare a conoscere di persona le realtà che producevano materie prime (caffè, cacao, zucchero, juta, ecc.) per quelle che allora si chiamavano Botteghe del Terzo mondo. In questi anni il turismo responsabile, più giovane come esperienza, ha fatto anche lui passi da gigante diversificando i soggetti del Sud con i quali collabora e professionalizzando la parte organizzativa del viaggio.
Ma il legame rimane sempre forte perché i valori sono gli stessi: ridistribuire il profitto prodotto dalla commercializzazione di merce, o da un servizio nel caso del turismo, equamente tra i diversi soggetti che partecipano all?attività economica finanziando inoltre progetti sostenibili e concreti che concorrano allo sviluppo dei popoli del Sud del mondo.
Alcuni soci di Aitr stanno promovendo diversi e promettenti progetti che puntano a sfruttare la potenzialità dei settori. Ram di Camogli conduce da due anni il progetto Sportelli del turismo responsabile che prevede l?introduzione nelle botteghe del commercio equo e solidale di un settore dedicato al turismo responsabile, dove trovare informazioni (bibliografie, guide, documenti) e offerte di viaggio dei diversi organizzatori aderenti ad Aitr. A Milano, lo storico tour operator interamente di turismo responsabile, Pindorama, ha stretto un?alleanza con l?altrettanta storica Cooperativa Chico Mendes per promuovere insieme viaggi che coinvolgano i partner del Sud del commercio equo così come a Treviso, la Cooperativa di commercio equo Pace e Sviluppo ha dato vita a Viaggi e Miraggi che offre diversi viaggi con questa chiave.
C?è da scommettere che l?entrata del turismo responsabile nelle botteghe potenzierà ulteriormente la domanda di viaggi ad alto contenuto etico, così come è chiaro che arricchirà l?offerta commerciale delle botteghe che sempre in modo più evidente stanno diventando un ?mercato della solidarietà?, nel quale ora sarà possibile anche decidere in modo sostenibile dove trascorrere le prossime vacanze.