Sostenibilità

Commercio equo: boom vendite TransFair

Forti incrementi in tutte le referenze della grande distribuzione organizzata. Due milioni di euro di giro d'affari

di Giampaolo Cerri

TransFair, il marchio di garanzia del commercio equo, rende noti i dati delle vendite nei primi sei mesi del 2002. Molto poisitivo il nettare equo solidale garantito, anche grazie all?introduzione del nuovo licenziatario Pfanner che si è aggiunto a Coop, triplica passando da 42.900 litri (pari a un valore di 60.000 euro) a 128.000 litri (per un volume complessivo di 180 mila euro). Il succo fa la parte del leone rispetto agli altri prodotti commercializzati dai licenziatari del marchio che comunque aumentano o addirittura raddoppiano il volume di vendita: la referenza più consolidata, il caffè, passa da 64.500 a 72.000 kg (da 709 mila euro del 2001 a 792 mila nel 2002). Il miele garantito passa da 10 mila a 15 mila kg venduti per un valore di 140 mila euro. Il tè raddoppia, andando da 3200 kg del 2001 a 6500 kg per un valore di 30 mila euro di venduto. Raddoppiano anche cacao e la cioccolata: la polvere dei Maya passa dai 9450 kg del 2001 ai 18 mila del 2002; tavolette e uova di Pasqua hanno contribuito ad aumentare del 50% il peso del venduto anche nel prodotto lavorato: 35 mila kg è il dato 2002 contro i quasi 18 mila del 2001 per un giro d?affari di 490 mila euro. I palloni, unico prodotto non food fra quelli garantiti Fair Trade, ha conosciuto l?incremento minore nel primo semestre di quest?anno, passando dai 16.500 pezzi ai 17.000 per un valore totale di 255 mila euro. Complessivamente i licenziatari del marchio TransFair presenti nella grande distribuzione, nel primo semestre del 2002 hanno registrato un giro d?affari di circa 2 milioni di euro, pari a 4 miliardi delle vecchie lire: ben 1 miliardo di lire in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


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