Sostenibilità

Commercio equo: arriva Tuttaunaltracosa

Dal 21 al 23 maggio a Milano, al Pontificio istituto missioni estere

di Carmen Morrone

Ha poco piu’ di trent’anni, e ha costruito una rete commerciale alternativa per i piccoli produttori del Sud del mondo, garantendo loro un prezzo giusto per i propri prodotti e condizioni di lavoro dignitose. E’ il commercio equo e solidale che con 3.000 botteghe in Europa, 70 mila punti vendita, cento mila volontari e un fatturato annuo che supera ormai i 250 milioni di euro. E a Milano, da domani venerdi’ 21 a domenica 23 maggio, presso il Centro Missionario PIME in Via Mose’ Bianchi 94, apre i battenti ”Tuttaunaltracosa”, decima edizione della fiera nazionale del commercio equo e solidale organizzata da Assobotteghe, organizzazione che promuove l’attivita’ delle botteghe del mondo. Milleottocento metri quadri di esposizione dove piu’ di 80 organizzazioni eque e solidali, tra centrali di importazione e botteghe, presenteranno i loro prodotti, dagli alimentari all’abbigliamento, dai mobili ai giocattoli, e piu’ di 50 nuovi progetti ”made in dignity”. Secondo l’indagine condotta per il secondo anno da Gpf & associati, il commercio equo italiano cresce: quasi 7 milioni di italiani nel 2003 hanno comprato prodotti equi, mentre erano 3,7 nel 2002. Tra questi, il 15%, ossia 1 milione di persone, li compra abitualmente, 3,4 milioni, il 50% del totale, piu’ volte l’anno e 2,4 milioni, il 35%, una o due volte. Grande impulso alla diffusione dei prodotti del commercio equo e’ arrivato dall’ingresso dei prodotti del commercio equo nei supermercati. Un canale, la grande distribuzione, su cui pesano accuse di impatto ambientale e di eccessiva precarizzazione dei contratti. ”Il supermercato rappresenta l’opportunita’ di ampliare il canale di distribuzione dei prodotti equosolidali – spiega Paolo Chiavaroli presidente dell’Assemblea Generale del Commercio equo italiano – ma c’e’ il rischio di disperdere il potenziale di cambiamento della nostra proposta, rivendicatrice di diritti, inserendolo in un contesto che rischia di comprimerli”. L’Agices a Milano promuovera’ un primo momento di confronto nazionale insieme a ong, sindacati e lavoratori della grande distribuzione. ”Operativamente – continua Chiavaroli – l’Agices vuole monitorare le relazioni che i propri soci hanno instaurato o instaureranno con la grande distribuzione, dati e analisi che permettano di giudicare se e quanto il percorso di corresponsabilizzazione tra commercio equo e tradizionale avra’ innescato un processo virtuoso di affermazione di diritti all’interno della struttura aziendale”. Tra i testimoni che incontreranno i visitatori e gli oltre 1200 ragazzi delle scuole italiane che parteciperanno a laboratori di musica, pittura e tessitura, padre Shay Cullen, animatore della Fondazione Preda condidata nel 2001 e nel 2003 al premio Nobel per la pace per aver strappato migliaia di bambini nelle Filippine dalla prostituzione e Renu Sharma, segretario generale di Women’s Foundation Nepal, una rete estesa che collega circa 150 gruppi di base di donne in tutto il Nepal, per combattere contro la discriminazione e la violenza sessuale.

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