Comitato editoriale
Violenza di genere: ad Arché ne parlano Ingrid Bianchetti e Gaia Romani
Per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, Fondazione Arché propone un dialogo tra Ingrid Bianchetti, direttrice della comunità mamma-bambino Casa Carla, e Gaia Romani, presidente della Commissione delle Politiche Sociali del Municipio 8 di Milano
di Redazione
Due donne che parlano di violenza contro le donne a altre donne. È un dialogo a più voci quello che propone Fondazione Arché per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A partire dalle 15, Ingrid Bianchetti, direttrice della comunità mamma-bambino Casa Carla, si confronterà con Gaia Romani, consigliera del Municipio 8 di Milano. L’incontro, a cui parteciperanno alcune delle mamme ospiti delle comunità di Fondazione Arché, si svolgerà presso i suoi uffici di Quarto Oggiaro e sarà trasmessa sulle sue pagine social.
Durante il dialogo, Ingrid Bianchetti partirà dal racconto delle esperienze di vita delle donne con cui è entrata in contatto in questi anni di lavoro presso le comunità di Arché. Saranno le loro storie a dare concretezza e senso alla ricorrenza del 25 novembre. A fare sintesi delle contromisure adottate a livello locale e nazionale e delle proposte della politica sul tema della violenza di genere, invece, ci penserà Gaia Romani, presidente della Commissione delle Politiche Sociali del Municipio 8.
A chiudere ci saranno le domande del pubblico. «Purtroppo dobbiamo ancora e ancora parlare di violenza sulle donne anche in questo contesto di pandemia perché gli episodi sono aumentati proprio in questo periodo. È un tema su cui come attori di questa società dobbiamo continuare a lavorare per incidere sui processi culturali e sociali», dice p. Giuseppe Bettoni, presidente di Fondazione Arché, convinto dell’importanza di mettere a confronto un’operatrice del settore e un’amministratrice. «L’esperienza maturata sul campo in tutti questi anni di servizio, in prima linea nel dare supporto alle donne in difficoltà, ci interroga e ci provoca nel cercare il punto di partenza da cui la politica può attingere per offrire delle soluzioni durature a un fenomeno che non cessa di diminuire».
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