Comitato editoriale Lega del Filo d'Oro

Una nuova sede, a casa di Sabina

Con il Centro Studi dedicato alla memoria della fondatrice dell’Ente e la nuova Sede territoriale di San Benedetto dei Marsi, la Lega del Filo d’Oro è presente in 11 regioni italiane. La Fondazione apre così l'anno del suo sessantesimo

di Sara De Carli

inaugurazione sede territoriale di san benedetto dei marsi, lega del filo d'oro

La Lega del Filo d’Oro ha inaugurato la sua undicesima sede territoriale: si trova a San Benedetto dei Marsi (AQ), nella casa in cui Sabina Santilli, la fondatrice dell’Ente, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Donna caparbia e visionaria, sordocieca dall’età di sette anni, Sabina Santilli nel 1964 decise – insieme ad un giovane sacerdote di Osimo, don Dino Marabini e a un piccolo gruppo di persone di buona volontà – di fondare un’organizzazione dedicata in maniera specifica alle persone sordocieche, per farle uscire dalla loro condizione di isolamento e per fare in modo che la società si accorgesse di loro. La famiglia di Sabina Santilli ha voluto donare alla Fondazione questa casa, che ora accoglie non solo la Sede Territoriale della Lega del Filo d’Oro, ma anche un Centro Studi, per valorizzare gli scritti e le riflessioni lasciati da Sabina, pensato per diventare un punto di riferimento per gli studenti delle facoltà di psicologia e pedagogia delle Università dell’area.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza, tra gli altri, del sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani e del presidente della Lega del Filo d’Oro, Rossano Bartoli, con le testimonianze di alcune persone sordocieche. A tagliare il nastro è stata Loda Santilli, 97 anni, sorella minore di Sabina: quando lei nacque, Sabina aveva già perso vista e udito. Di lei, Sabina diceva: «Il tuo viso non l’ho visto mai, ma col tatto sono sicura che somigli a mamma».

La gioia di veder crescere la Lega del Filo d’Oro

«Per molti anni San Benedetto dei Marsi è stato una tappa ricorrente nei miei viaggi a Roma. Mi piaceva fermarmi e trascorrere qualche ora insieme a Sabina, la donna che ha avuto la lungimiranza di immaginare la nascita di un’associazione di persone sordocieche e la costanza per realizzare quell’intuizione: “un miracolo di volontà”, la definì il suo maestro Augusto Romagnoli. Quel sogno ostinato e coraggioso è una storia reale, a cui tante persone hanno contribuito e di cui tante altre hanno beneficiato, lunga ormai 60 anni», ricorda Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro. «Sedevamo insieme e raccontavo a Sabina tutte le attività che la sua amata Lega del Filo d’Oro stava portando avanti, delle nuove sedi nelle varie regioni d’Italia, dei progetti innovativi e sfidanti, di come riuscissimo a dare risposte a sempre più persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale. Anche quando non poteva più comunicare bene, l’espressione del suo viso trasmetteva tutta la sua gioia».

Per questo è un’emozione particolare ora che proprio a San Benedetto dei Marsi e proprio nella casa in cui visse Sabina, la Lega del Filo d’Oro abbia la sua sede abruzzese: la Fondazione oggi è presente in undici regioni, con 5 Centri residenziali e 6 Sedi  territoriali.  Uno dei principali obiettivi perseguiti dalla Fondazione è proprio il potenziamento delle Sedi e dei Servizi Territoriali, sia nell’aspetto quantitativo, aumentando cioè il numero delle Sedi, sia dal punto di vista qualitativo, potenziando i servizi offerti, al fine di garantire una risposta alle sempre più numerose richieste provenienti dalle famiglie.

Sabina Santilli scrive con la dattilografica in Braille

Le parole di Sabina, uno sprone anche per l’oggi

Nel Centro Studi “Sabina Santilli” invece giovani studenti, volontari, operatori e professionisti impegnati al fianco delle persone con disabilità potranno trovare negli scritti di Sabina tante piccole indicazioni, preziose per la loro concretezza, affinché il loro lavoro o servizio sia sempre più – come amava dire Sabina – un «aiuto ad alta fedeltà»: capace di prestare «occhi e orecchie, ma non il cervello», rispettoso della persona con disabilità, così da «non mortificare la sua dignità». È questo infatti un insegnamento prezioso che Sabina ha lasciato: avere sulla disabilità uno sguardo amorevole ma non compassionevole, centrato sui diritti e sulla consapevolezza che ogni persona ha delle risorse.

Celebriamo oggi l’insegnamento che abbiamo ereditato da Sabina e che ci ha permesso di vedere e ascoltare “oltre” ciò che è possibile, al fine di rendere la nostra missione sostenibile e replicabile nel futuro.

Rossano Bartoli, presidente Lega del Filo d’Oro

«Con l’inaugurazione del Centro Studi “Sabina Santilli” e della nuova Sede Territoriale di San Benedetto dei Marsi aggiungiamo un ulteriore, importante, tassello della nostra storia, lunga ormai 60 anni», continua Bartoli. «Celebriamo oggi l’insegnamento che abbiamo ereditato da Sabina e che ci ha permesso di vedere e ascoltare “oltre” ciò che è possibile, al fine di rendere la nostra missione sostenibile e replicabile nel futuro. Questo nuovo traguardo ci consente di essere presenti in Abruzzo, per rispondere ai bisogni di più persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e delle loro famiglie, e di promuovere iniziative culturali grazie al patrimonio di scritti del Centro Studi».

La frase con cui Sabina chiudeva le sue lettere, «avanti e buon coraggio, senza mai voltarsi indietro», da oggi risuonerà ancora più forte.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.