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Una nuova mensa per esser più vicini ai poveri

Lavori in corso al convento di piazza Velasquez dove è già attivo il poliambulatorio di Osf. Aprirà in autunno e potrà accogliere fino a 250 persone al giorno a pranzo. È stata pensata anche per rispondere a chi ha bisogno di diete specifiche dovute a patologie. Lo scorso anno le cucine di via Concordia hanno servito 746.705 pasti tra pranzi e cene.

di Antonietta Nembri

Anche se non si vede più come prima a causa delle transenne per i lavori della nuova metropolitana, la coda dei poveri che entrano nella mensa di Opera San Francesco è sempre lunga. A Milano cresce il bisogno come raccontano i numeri della povertà milanese che emerge guardando le cifre di quanti hanno bussato nello scorso anno alle porte di Osf.
Oltre 25mila le persone che hanno cercato aiuto nel 2016, in pratica 69 poveri tra uomini, donne, bambini e anziani si sono presentati ogni giorno per chiedere un pasto, per potersi lavare o per essere curati. Sono state oltre 66mila le persone accolte dal servizio di igiene personale (36.283 gli uomini che hanno usufruito dell’ingresso settimanale con cambio di biancheria, mentre le donne sono state 2.292 e 124 i minori). In crescita le richieste arrivate al poliambulatorio salite a quasi 34mila come in crescita il numero dei farmaci chiesti: ben 15.697 quelli distribuiti lo scorso anno.

A fronte di un rinnovo di tessere che parla di stabilità, sono aumentate decisamente le nuove richieste (+17%) con 8.165 nuove tessere distribuite per l’accesso ai servizi che sono state distribuite dall’area sociale. Tra gli oltre 25mila utenti, la stragrande maggioranza sono maschi (76%) e l'età più rappresentata è la fascia tra i 25 e i 45 anni. Ben 131 le nazionalità presenti, con l'Italia che mantiene un primato è la più rappresentata con il 12%.

Cuore e simbolo delle attività da oltre cinquant’anni è la mensa dei poveri di Opera San Francesco che lo scorso anno ha registrato un media giornaliera di 2.397 pasti al giorno, con punte di oltre 2.500 nel mese di novembre per un totale di pranzi e cene che arriva a 746.705. Un numero elevato, ma non ancora sufficiente a rispondere al bisogno. Anche per questa ragione Osf aprirà una seconda mensa nel convento dei Cappuccini di piazza Velasquez, dove è già presente il Poliambulatorio Osf.

Il lavori di ampliamento sono iniziati in questo mese di febbraio e l’apertura della nuova struttura è prevista per l’autunno 2017. La vecchia mensa di piazza Velasquez – intitolata a Sant’Antonio da Padova – diventerà una mensa moderna e funzionale con 56 posti a sedere che permetteranno, grazie al sistema del self-service a circa 200 persone al giorno di consumare un pasto caldo.

In un primo momento questo nuovo servizio sarà aperto solo per il pranzo e sarà accessibile a chi possiede la tessera di Osf. Collocata vicino al poliambulatorio e di dimensioni ridotte rispetto a quella di via Concordia, questa nuova mensa potrà soddisfare anche le esigenze alimentari di chi soffre di particolari patologie come: celiachia, diabete, malattie epatiche… dimostrando un’attenzione ancora più mirata ai bisogni di chi soffre.

Il progetto sarà reso possibile grazie alla generosità dei benefattori (privati e aziende) e all’apporto fondamentale dei volontari circa 800 quelli che prestano servizio in Osf.
La prima ragione per cui Opera San Francesco ha deciso di gestire anche la mensa di piazza Velasquez, spiega padre Maurizio Annoni, presidente dell’associazione «è che, nel Convento di Velasquez, esiste già il Poliambulatorio di Osf e la mensa favorisce le fasce deboli che già frequentano il centro sanitario. Inoltre, a nostro parere, in un quartiere così popolare è necessario far fronte a situazioni di bisogno e disagio con un servizio che sia il più possibile efficiente, capillare e quotidiano».

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