Comitato editoriale

Una cura per gli homeless grazie a Msf e Progetto Arca

Ha preso il via il progetto "Post acute for homeless" nei locali di via Mambretti 33. Medici senza frontiere e Fondazione Progetto Arca assisteranno i senza dimora dimessi dagli ospedali ma che necessitano di cure per non riacutizzarsi.

di Antonietta Nembri

Da oggi, 31 gennaio, i senza dimora a Milano hanno a disposizione una struttura sanitaria con 20 posti letto. Un luogo in cui gli homeless milanesi una volta dimessi dagli ospedali, ma ancora esposti a ricadute e a un peggioramento della propria condizione di salute dovuto a patologie che non guariscono certo stando in strada, potranno far riferimento alla nuova struttura aperta in via Mambretti 33 da Medici senza Frontiere e Fondazione Progetto Arca.
Il nuovo servizio, un vero e proprio "post acute for homeless" si sviluppa nell’ambito dell’Asl Milano ed è gestito dalle due organizzazioni, in collaborazione con il Comune, fornendo assistenza sanitaria alle persone senza dimora ricoverate per malattie gravi e poi dimesse, ma ancora bisognose di ricevere cure.

Lo scorso anno Msf ha condotto una valutazione delle condizioni di salute dei senza dimora di Milano, in particolare la ricerca di Msf ha riguardato gli homeless ricoverati e dimessi dagli ospedali durante gli ultimi due anni. Secondo questa analisi, circa 850-900 pazienti senza dimora che erano stati dimessi avevano ancora bisogno di cure mediche e di essere seguiti per varie patologie/problemi di salute che includono infezioni respiratorie, dolori, infezioni della pelle, o malattie che richiedono un’attenzione medica costante come disturbi cardiaci, cancro, malattie epatiche o renali, Hiv/Aids, polmonite e tubercolosi. Queste patologie sono estremamente difficili da curare o stabilizzare tra i senza tetto anche perché di norma richiedono quel periodo di convalescenza che non può certo essere fatto in strada o in situazioni igieniche precarie. Ed è proprio per rispondere a questo bisogno della popolazione senza dimora, le due organizzazioni in collaborazione con l’Asl di Milano e il Comune di Milano avviano il progetto per offrire cure mediche e infermieristiche 24 ore su 24, trasferendo i pazienti in gravi condizioni di salute in determinati ospedali della città in questa struttura.

«Le persone senza dimora (italiani e immigrati) sono soggette a maggiori rischi che comportano problemi di salute rispetto alla popolazione generale nei Paesi ad alto reddito», dichiara Carmen Orlotti di Msf. «Il sistema sanitario italiano non è attualmente in grado di assistere le persone senza dimora nonostante il fatto che esse siano da tre a sei volte più esposte al rischio di ammalarsi rispetto alle persone che hanno una casa. La mancanza di un tetto preclude una buona nutrizione, una buona igiene personale, il primo soccorso, oltre a bisogni sanitari complessi».

«Grazie all’assegnazione ventennale della gestione del Centro di Accoglienza di via Mambretti 33, abbiamo ora la possibilità di investire fondi e risorse nella struttura, puntando a rendere concreto il nostro sogno: fare di questo centro dedicato ai senza dimora un centro di eccellenza dedicato alle persone senza dimora», dichiara Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca onlus. «Il primo passo verso questa ambiziosa meta è l’azione realizzata insieme a Msf, che da un lato va a colmare un bisogno emerso da tempo sul territorio e dall’altro ci auguriamo possa diventare un modello innovativo replicabile anche altrove».

Il progetto a Milano, in via Mambretti 33,  vedrà all'opera un équipe di 11 operatori sanitari e medici che offriranno assistenza ai pazienti senza dimora ricoverati e dimessi dagli ospedali di Milano.
«Ora stiamo coprendo l’emergenza dei bisogni medici dei senzatetto nel periodo dell’anno più difficile per loro» dichiara Orlotti, «ma i nostri sforzi sono solo soluzioni temporanee al problema: le autorità italiane devono assicurare l’accesso al sistema sanitario nazionale agli immigrati regolari e irregolari così come ai senzatetto che hanno bisogno di cure, identificando una soluzione a lungo termine per le persone che soffrono di malattie croniche».

Al termine di quest’anno di sperimentazione Fondazione Progetto Arca prenderà in carico totalmente il progetto continuando nella sua azione di sostegno alle persone senza dimora che al momento è in grado di offrire 800 posti letto e 2000 pasti al giorno all'interno di un percorso di integrazione e reinserimento sociale.