Un piatto di pasta e ceci contro la crisi alimentare in Africa

“La ricetta perfetta per questa occasione” così Giovanni Soldini, navigatore di fama mondiale, “prestato” alla cucina, definisce la sua pasta e ceci, preparata per un’iniziativa solidale. Una collaborazione tra My Cooking Box, azienda italiana produttrice di Meal Kit Premium per la preparazione di piatti italiani gourmet e Amref, la più grande organizzazione sanitaria africana, a sostegno della campagna di quest’ultima “La fame non è un gioco”. 

La Partnership tra le due realtà –  in vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre) – nasce dall’obiettivo comune di promuovere la giustizia sociale impegnandosi per il diritto alla salute e ad una adeguata alimentazione. Una visione condivisa, che vede il cibo come risorsa fondamentale di ogni individuo. 

Secondo un recente rapporto (Sofi 2023), 1 persona su 5 in Africa soffre la fame. La sicurezza alimentare è il fondamento su cui costruire un futuro migliore per l’Africa e una delle sfide più urgenti del continente, essendo a rischio la vita di milioni di persone.

Con tale convinzione, le due realtà hanno sviluppato una speciale box dedicata al progetto grazie alla quale, per ogni acquisto, verranno devoluti 2,50€ ad Amref a favore delle attività che promuove in Burkina Faso: un luogo fortemente colpito, dove la scuola riveste un ruolo importantissimo per la lotta alla malnutrizione e per l’educazione alla salute e all’igiene personale. Si può sostenere l’iniziativa attraverso i siti mycookingbox.it e amref.it.

Ad amplificare il progetto, un testimonial d’eccezione di Amref: il navigatore oceanico Giovanni Soldini. Un volto legato da tempo all’organizzazione che ha deciso di contribuire proponendo una sua ricetta personale per la speciale box. «Pasta e ceci è una ricetta semplice ma nutriente, che faccio spesso in barca», afferma Soldini. «Ideale per questa iniziativa, che vede al centro le drammatiche difficoltà alimentari di molte comunità africane, spesso causate da siccità e surriscaldamento del pianeta. I legumi sono perfetti, perché richiedono poca acqua».

Un piatto semplice, povero di ingredienti ma ricco di nutrienti, che lancia un messaggio di speranza, dimostrando che con poco è possibile creare qualcosa di straordinario. Su ogni packaging, inoltre, sarà presente un Qr Code tramite cui i clienti potranno accedere alla videoricetta completa eseguita dal testimonial Giovanni Soldini.

La box conterrà ingredienti selezionati, a testimonianza della qualità e garanzia del prodotto My Cooking Box, dosati con precisione e pronti all’uso per ridurre tempo e spreco. Chiunque potrà realizzare una ricetta autentica appartenente al patrimonio gastronomico italiano e rendere così un’esperienza casalinga, una scoperta di eccellenza e di solidarietà.

«La collaborazione tra My Cooking Box ed Amref è un modo per schierarsi concretamente e contribuire alla creazione di una società più giusta ed equa, in cui ogni individuo abbia accesso al cibo come diritto fondamentale. Vogliamo sensibilizzare sul tema della sicurezza alimentare ed aiutare i bambini del Burkina Faso, che si trovano oggi ad affrontare una situazione molto critica. In My Cooking Box abbiamo sempre creduto che il cibo non sia solo nutrimento, ma anche un veicolo di cultura e valori, come quelli che stiamo cercando di diffondere con questo progetto insieme ad Amref», commenta Chiara Rota – Founder di My Cooking Box

«In Burkina Faso, dove si concentrerà il nostro intervento con questa collaborazione, si stima siano circa 587 mila i bambini che non hanno a disposizione sufficienti quantità di cibo», afferma Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Italia, «il nostro lavoro è nelle comunità e in special modo nelle mense di un distretto che comprende undici scuole, per raggiungere oltre 3000 bambini”. Continua Micucci “collaborazioni trasparenti e solide come quella con My Cooking Box, permettono di garantire quell’obiettivo, arrivando ai cuori e nelle cucine degli italiani, attraverso un testimone che in maniera ostinata, da anni, combatte molte ingiustizie sociali».