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Trasformare i campi di calcio in laboratori di inclusione sociale

Sport for All è il programma di Fondazione Milan che attraversa l’Italia per dare a tutti i bambini e ragazzi che vivono la disabilità o anche in contesti di fragilità, l’opportunità di sentirsi “campioni” e che in Sicilia si incontra con un'altra grande esperienza: i laboratori di prossimità

di Redazione

Come contrastare l’esclusione sociale dei bambini? Come lavorare insieme a loro anche nelle periferie più difficili? Lo sport, oggi, per è lo strumento vincente. Una grande sfida, un risultato avvincente, quello di portare nelle periferie un progetto che mette al centro le abilità e non le disabilità di ciascuno, trasformando campetti di calcio in laboratori di Prossimità. Sono questi gli assi su cui ruota Sport for All, il programma di Fondazione Milan che attraversa l’Italia per dare a tutti i bambini e ragazzi che vivono la disabilità o anche in contesti di fragilità, l’opportunità di sentirsi “campioni” e che in Sicilia si incontra con l’esperienza di Prossimità di Fondazione Èbbene.

“Lo sport è uno strumento di inclusione e da qui parte la riscoperta del valore educativo di tante iniziative come quelle messe in campo a Catania nel quartiere San Cristoforo. Spiega Rocco Giorgianni, Segretario Generale della Fondazione Milan. Il programma permette di scoprire le eccellenze del territorio e l’obiettivo è quello di sviluppare delle partnership con realtà del Terzo settore, come Fondazione Èbbene”.

Due Fondazioni, tanti bambini e un quartiere quello di San Cristoforo a Catania che diventa palcoscenico del legame tra sport, territorio e inclusione. Un legame che vince contro l’illegalità dei quartieri, che toglie i ragazzini dalla strada e costruisce per loro uno spazio nuovo nel quale crescere con le stesse opportunità dei ragazzi di città.

Il taglio del nastro del progetto, rinviato a causa della pandemia, nel Polo educativo Spazio 47, Centro di Prossimità di Èbbene lo scorso mercoledì 16 giugno con la presenza del Segretario Generale della Fondazione Milan Rocco Giorgianni, il Sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’assessore Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia Giuseppe Lombardo e il presidente della Fondazione Èbbene Edoardo Barbarossa.

“Lo sport è un diritto da garantire a tutti – spiega il Presidente della Fondazione Èbbene, Edoardo Barbarossa -. Ed è proprio nelle periferie che serve costruire spazi accessibili per contrastare esclusione sociale che sovente caratterizza il volto dei quartieri. Per questo abbiamo accolto con grande entusiasmo la scelta di Fondazione Milan di costruire, per il secondo anno consecutivo, con Èbbene un programma che ci permette di rafforzare la relazione con i bambini e con le famiglie”.

Con Sport for All le persone con difficoltà hanno l’opportunità di crescere insieme imparando il rispetto delle regole e dell’altro, che dalla diversità si può e si deve costruire una relazione autentica e di reciprocità e che diventa ricchezza. In campo, come nella vita, lo sport insegna che ciascuna persona è portatrice di talento e che se messo a disposizione del territorio, in un progetto condiviso, può generare comunità educanti.

Kevin, Michele, Giulia, Giuseppe, sono i campioni in campo di Sport for All, i testimoni di quel cambiamento che Èbbene promuove.

Il cuore del progetto è proprio nelle parole di Giuseppe, un ragazzo di 14 anni: “Tutti dovrebbero amare il calcio, il pallone ti salva dalla strada e ti permette di realizzare il miglior mondiale della tua vita!”

Il taglio del nastro si è realizzato all’interno di una due giorni dedicata allo sport d’integrazione messa in campo grazie alla collaborazione con la Coop Mosaico e l’APS Spazio47, il Consorzio Sol.Co. Rete d’Imprese Sociali Siciliane, la Cooperativa sociale Team- Ti Educa a Migliorare e l’APS C’era Domani Librino.

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