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Comitato editoriale Aisla

Sla, donati 51mila euro per la ricerca nella Giornata mondiale dell’Abbraccio

Consegnato all'associazione il frutto della raccolta fondi realizzata con la campagna di Natale "Il Buon gusto della ricerca" promossa da Galbusera. Con oltre 37mila cioccolatini l'iniziativa ha riscosso un buon successo, mentre l'azienda ha voluto aumentare la cifra raccolta. Per la presidente Massimelli la giornata è stata «un momento di riflessione e consapevolezza per tutti»

di Redazione

In occasione della Giornata Mondiale dell’Abbraccio, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica- Aisla sottolinea come questo sia un gesto di solidarietà e vicinanza che, nella lotta contro la Sla, unisce il Terzo settore e le aziende. Con 37mila cioccolatini, la campagna natalizia “Il Buon Gusto della Ricerca” promossa da Galbusera ha riscosso un ampio successo di adesioni e, oltre a questo, l’azienda ha scelto di fare di più, “abbracciando” la causa con una donazione complessiva di 51mila euro.

«L’abbraccio, uno dei gesti più semplici ed istintivi dell’uomo, è forse anche uno dei più potenti. Con esso, riusciamo ad esprimere solidarietà, vicinanza, conforto e speranza, comunicando il nostro supporto e la nostra presenza. Celebriamo questa generosa donazione oggi, con la speranza che questa Giornata possa rappresentare un momento di riflessione e consapevolezza per tutti», dichiara Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla.

Il valore delle sinergie

Questa donazione, sottolinea una nota, mostra come la sinergia tra aziende e organizzazioni non profit rappresenti un valore aggiunto per l’intera società. Ogni donazione, infatti, produce un doppio beneficio sociale, perché non solo migliora la vita delle persone che ricevono l’aiuto, ma contribuisce anche a creare un contesto più sano e positivo nel presente e nel futuro. A confermarlo è l’Istituto Italiano della Donazione, presente con Aisla alla consegna della donazione. 

Da sx Cinzia Di Stasio IID, Diego Ponasso Galbusera, Fulvia Massimelli Aisla e Davide Rafanelli Slafood

«Le organizzazioni non profit hanno un ruolo fondamentale nella promozione della cultura del dono, un gesto spontaneo di generosità e solidarietà che può rappresentare un segno forte per costruire una società più giusta ed equa. Valorizzare e coltivare la solidarietà attraverso il dono, infatti, può aiutare a superare crisi economiche e di valori. L’obiettivo deve essere quello di costruire una cultura condivisa del dono, capace di promuovere l’impegno sociale e il coinvolgimento dei cittadini nella costruzione del bene comune», commenta Cinzia Di Stasio, segretario generale dell’Istituto Italiano Donazione.

Ecco come un piccolo gesto compiuto dai clienti durante i frenetici acquisti natalizi si è trasformato in qualcosa di straordinario. Con la scelta dei cioccolatini Caffarel per la ricerca, Galbusera è riuscita a raggiungere la cifra incredibile di 37.162 euro. Ma l’impegno dell’azienda non si è fermato qui, infatti, Galbusera ha voluto fare ancora di più donando la cifra tonda di 51.060 euro.

«È con gratitudine che ci uniamo alla lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica. Galbusera, come azienda, sente la responsabilità di contribuire alla costruzione della società in cui desideriamo vivere e ci impegniamo a farlo attraverso il sostegno alle organizzazioni non profit e il loro meraviglioso lavoro. Non si tratta solo di donare somme di denaro, ma di abbracciare un dovere e una responsabilità sociale a cui tutti siamo richiamati», aggiunge Diego Ponasso, direttore Retail di Galbusera.

L’importanza di essere comunità

La testimonianza di Davide Rafanelli, presidente di Slafood, socio Aisla e persona con Sla, racconta il lato umano, quello dove l’affetto diventa sostanza: «La Giornata Mondiale dell’Abbraccio ci ricorda l’importanza di essere comunità e di unirci per affrontare insieme le sfide che la vita ci presenta. La mia esperienza personale mi ha insegnato che la solidarietà e il sostegno degli altri possono fare la differenza. Dobbiamo andare “oltre” e diffondere questa consapevolezza».

In apertura la cerimonia di consegna dell’assegno ad Aisla – foto da ufficio stampa