Comitato editoriale Sacra Famiglia

Siamo tutti neurodiversi

Non c’è un autismo uguale all’altro e i fattori ambientali incidono fortemente sulla complessità. Una cosa però è certa: prima si interviene e maggiori sono le possibilità di abilitare la persona nei diversi contesti sociali. Così il video di Fondazione Sacra Famiglia

di Redazione

L’autismo non è una malattia, è una sindrome comportamentale derivante da una complessa interazione tra genoma e ambiente a esordio precoce, principalmente nei primi tre anni di vita.

L’autismo non è legato a problemi psicologici o affettivi verificatisi nell’infanzia.

L’autismo si manifesta in uno spettro di comportamenti e aspetti clinici molto diversificati e le caratteristiche che lo connotano, sono la conseguenza di un differente modo di percepire la realtà. Gli autistici manifestano, in genere, ipersensibilità sensoriale come conseguenza di una modalità particolare di percepire ed elaborare gli stimoli a livello cerebrale. 

L’autismo è, quindi, un modo diverso di “processare le informazioni”: una condizione che colpisce la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva e sensoriale di una persona in modo sufficientemente forte da rendere problematica la sua integrazione sociale e/o da causare una sofferenza personale. Il grado di abilità intellettiva è estremamente variabile e può spaziare da uno stato di grave disabilità, a capacità cognitive molto superiori alla norma (si parla in questo caso di sindromi ad alto funzionamento, come l’Asperger).

Non c’è un autismo uguale all’altro, la variabilità nello spettro autistico è infinita e i fattori ambientali incidono fortemente sulla complessità che può condurre a una cospicua gravità. Una cosa però è certa e comune a tutti: prima si interviene e maggiori sono le possibilità di abilitare la persona nei diversi contesti sociali.

Così scrive Fondazione Sacra Famiglia nella Giornata per la consapevolezza sull’autismo, pubblicando questo bellissimo video. Buona visione!

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