“Prima di domani”: Pier Luigi Bersani all’ArchéLive

Prima di domani. C’è un’urgenza nelle parole scelte da Fondazione Arché per il suo Arché Live, l’appuntamento dal vivo che quest’anno si svolgerà sabato 28 settembre a CasArché, in via Carlo Maria Martini 14 a Novate Milanese. La Fondazione nata nel 1991 su ispirazione di padre Giuseppe Bettoni, attuale presidente, pone l’accento su un presente in cui è evidente «un’urgenza dettata dalla disuguaglianza crescente vissuta dalle donne e dai bambini affiancati da Arché, ma rilevata anche alzando gli occhi oltre i confini italiani: il Mediterraneo e la rotta balcanica, l’Ucraina e la Palestina, e tutti i conflitti che straziano gli abitanti del pianeta».

Non è un caso se la locandina dell’evento, giunto alla 12ª edizione, porta con sé una frase di Ernesto Guevara de la Serna: «Se vale la pena rischiare io mi gioco anche l’ultimo frammento di cuore». Oggi sono 2.398 le mamme aiutate, 1.462 i minori assistiti e 399 i volontari di Arché. Numeri che raccontano storie di impegno qui e ora, perché il futuro si costruisce “Prima di domani”.

Per cosa vale la pena rischiare? È una domanda difficile ed essenziale il punto di partenza dal quale muoverà l’incontro con Pier Luigi Bersani, ospite di Arché Live 2024. «Lo riteniamo una persona capace di aiutarci a guardare oltre la stretta contemporaneità, mostrandoci dove cercare la speranza, come fare per arrivarci», spiega padre Giuseppe Bettoni.

A Milano, Roma e San Benedetto del Tronto, le donne che Arché accoglie, madri che spesso hanno subìto violenza, si trovano a fare i conti con affitti crescenti e servizi territoriali in difficoltà: asili nidi, pediatri, assistenti sociali. Considerando anche la fatica a trovare lavoro, i percorsi di autonomia che gli operatori dell’organizzazione costruiscono insieme alle donne si fanno sempre più ardui. Il salario minimo, lo Ius Scholae, la sanità, la situazione carceraria, il Terzo settore sono i temi attorno ai quali rifletterà Pier Luigi Bersani, in dialogo con Paolo Dell’Oca, portavoce di Fondazione Arché, e Ingrid Bianchetti, coordinatrice di Casa Carla, «per sventare il rischio di rimanere passivi spettatori in un momento storico delicato, che esige invece l’impegno proattivo dei cittadini a presidio dei diritti garantiti dalla Costituzione».

L’ArchéLive avrà inizio sabato 28 settembre alle 16,30 e conterà anche su altri momenti: il riconoscimento ai volontari dell’anno, un aperitivo e una serata allietata dalla musica dal vivo di Rossana De Pace e Francesca Roca.

In pomeriggi come questo, la speranza si costruisce insieme. Si può partecipare sia in presenza che online, grazie alla diretta sui canali Facebook e YouTube della Fondazione, oppure raggiungendo CasArché a Roma, in via Monte Pramaggiore 8. Per iscriversi all’evento occorre compilare il form a questo link.

Il programma

• Ore 16,30, benvenuto.
• Ore 17, saluti istituzionali.
• Ore 17,15, dialogo con Pier Luigi Bersani.
• Ore 19,15, apericena (per chi si è prenotato).
• Ore 20,30, concerto di Rossana De Pace e Francesca Roca.

La Fondazione

Fondata nel 1991 da padre Bettoni, Fondazione Arché Onlus si prende cura di bambini e famiglie vulnerabili nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa offrendo servizi di supporto e cura a Milano, a Roma e a San Benedetto del Tronto. A Milano, attraverso Casa Carla a Porta Venezia e Casa Adriana a Quarto Oggiaro, e a Roma, attraverso Casa Marzia, ospita mamme e bambini con problematiche legate a maltrattamenti, immigrazione, disagio sociale e fragilità personale e offre alloggio temporaneo a nuclei familiari in difficoltà attraverso i suoi appartamenti.

Che cos’è ArchéLive

È la giornata che da dodici anni Fondazione Arché dedica a sostenitori e amici, per trovarsi, sorridere, confrontarsi sui temi urgenti che riguardano un presente complesso e un futuro che abbiamo il dovere di scrivere oggi. Negli anni, si sono susseguiti numerosi ospiti: da Mimmo Lucano al fondatore di Gruppo Abele e Associazione Libera Don Luigi Ciotti, da Joy Ezekiel che si è liberata dal circuito della tratta, fino al medico di Lampedusa, Pietro Bartolo. Parole e persone per tenere accesa la luce sulla vulnerabilità.