Comitato editoriale

Premiate tre giovani infermiere, diventeranno nurse coach

Seconda edizione del Premio Majori che assegna tre borse di studio per seguire il Master organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico NeMO e l’Ospedale Niguarda

di Antonietta Nembri

Assegnata la seconda edizione del “Premio Majori”, il bando promosso da Aisla – Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica e dedicato a giovani infermieri che hanno scelto di specializzarsi nell’assistenza ai disabili gravi, come le persone colpite da patologie altamente invalidanti quali la Sla, le distrofie muscolari e l’Atrofia muscolare spinale (Sma) che a oggi in Italia sono circa 40mila.

Laureate in scienze infermieristiche, le tre vincitrici di altrettante borse di studio del valore complessivo di 15mila euro sono: Alessia Campagnone, 26 anni, di Trieste, Miriam Emiliani, 24 anni, di Sassari, Rosalba D’Onghia, 24 anni, di Milano. Le borse di studio serviranno a seguire a Milano il “Master per la presa in carico di persone con gravi disabilità”, organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico NeMO e l’Ospedale Niguarda e avviato a marzo 2017.

Il premio è intitolato alla memoria di Felice Majori, cremonese, volontario e consigliere nazionale di Aisla, scomparso nel 2014. Majori ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nella crescita di AIsla che oggi è presente in tutta Italia, con 300 volontari, impegnati nel sostegno alle persone con Sla.
Le vincitrici sono state scelte tra 25 aspiranti che hanno inviato all’associazione la loro candidatura corredata, tra l'altro, dalle motivazioni che le hanno portate a scegliere di specializzarsi nell’assistenza delle persone con gravi disabilità.

«Abbiamo bisogno di professionisti giovani, entusiasti e capaci, per dare un’assistenza adeguata alle persone con gravi disabilità, come la Sla, e per garantire loro una qualità della vita che sia la migliore possibile» ha commentato Massimo Mauro, presidente di Aisla. «Siamo contenti di promuovere per il secondo anno di fila il Premio Majori e dare a tre studentesse neolaureate la possibilità di formarsi e diventare professioniste qualificate nella cura e nella presa in carico delle persone più fragili».

Il corso si ispira alla “nurse coach”, figura professionale nata nel mondo sanitario nord americano e presente anche al Centro Clinico NeMO. I principali compiti della nurse coach sono: formare i caregiver sugli aspetti tecnico-assistenziali per garantire al paziente il rientro a domicilio in sicurezza, essere figura chiave per il dialogo e l’interazione con i servizi territoriali, facilitare il percorso delle persone all’interno e al di fuori dell’ospedale fornendo supporto in tutte le fasi di malattia.

Nella commissione che ha selezionato le tre vincitrici: Francesca Majori, figlia di Felice Majori, il presidente di Aisla Massimo Mauro e sette medici e operatori esperti nell’assistenza delle persone con grave disabilità.

Nella foto in apertura la premiazione: da sinistra Miriam Emiliani, Rosalba D’Onghia, Alessia Campagnone; Massimo Mauro, presidente di Aisla

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