Comitato editoriale

Osteopati per i senza dimora, una campagna

Nuova iniziativa promossa dalla Fondazione che vedrà il 15 novembre gli osteopati che aderiranno donare i proventi (in parte o tutti) della giornata di lavoro a favore delle attività di Arca. All'origine un volontario che non voleva donare solo il suo tempo libero, ma la sua professionalità

di Antonietta Nembri

Si chiama “Osteopati per i senza dimora” ed è l’ultima iniziativa di Fondazione Progetto Arca. All’origine di questa campagna un volontario che è anche un osteopata: Luca Rizzi. «Tutto nasce dalla mia decisione di fare del volontariato, ma non volevo donare solo il mio tempo, volevo mettere a disposizione anche la mia professionalità» racconta Luca Rizzi. «Conoscevo due persone di Progetto Arca, Domitilla e Alice, loro mi hanno proposto di abbinare il mio desiderio di fare volontariato con la necessità di una persona, Giovanni, che era inserita nel progetto Housing First di ricevere dei trattamenti per i suoi problemi alla schiena».

Dopo oltre un anno di esperienza da Luca Rizzi è arrivata l’idea di una giornata di raccolta fondi e si è scelto il 15 novembre. Mercoledì 15, gli osteopati che aderiranno all’iniziativa doneranno una parte dei ricavi della loro giornata di lavoro a favore di Progetto Arca. «Molti dei nostri ospiti» aggiunge Domitilla Musella, responsabile del progetto per Progetto Arca, «hanno bisogno di visite e trattamenti legati a problemi della schiena, sia per patologie sia per problematiche legate a lavori pesanti che hanno fatto prima di divenire senza dimora». Musella osserva inoltre che soprattutto per le persone che sono inserite nel progetto Housing First e in social Housing «l’essere curate è uno stimolo in più, uno sprone ulteriore perché il benessere fisico aiuta la resilienza».

«Sicuramente la condizione di vita dei senza dimora, il vivere all’aperto, il non avere soldi per prendere antiinfiammatori, non fa che accentuare i problemi. Oggi Giovanni dopo un anno di trattamenti sta decisamente meglio, ha anche trovato un lavoro», continua Rizzi che spera in una buona adesione dei colleghi osteopati. «Sulla pagina Facebook che abbiamo realizzato per l'iniziativa c’è stato un bel coinvolgimento. L’idea è quella di rendere questo appuntamento annuale».

Per favorire l’adesione è stata creata anche una pagina ad hoc osteopatiperisenzadimora.org

In apertura la foto della campagna

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