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Nel bilancio sociale i buoni numeri dell’Eubiosia

Presentato il Bilancio sociale e operativo di Ant, presente nella sede di Bologna, il vice presidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella. Nel 2012 gli assistiti sono stati 9.562 (+ 2.9%)

di Redazione

Un’attività in aumento, con un + 2,9% di sofferenti di tumore assistiti a domicilio gratuitamente nel corso del 2012, a fronte di un bilancio 2012 che vede solo il 17% dei ricavi e dei proventi provenire dal pubblico. Sono solo alcuni dei dati del Bilancio sociale di Fondazione Ant presentato ieri ( in allegato il testo integrale). Nell’occasione, Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo ha visitato a Bologna la sede centrale di Fondazione Ant Italia onlus, la non profit che nell’ambito delle cure palliative domiciliari ai pazienti oncologici assiste circa 3.800 persone ogni giorno in nove diverse regioni.

L'onorevole Pittella, che ha incontrato lo staff socio-sanitario della onlus nata nel 1978 per opera dell'oncologo Franco Pannuti, i sostenitori, i volontari e gli amici della Fondazione nell'ambito di un incontro il cui focus era rivolto all'assistenza domiciliare come approccio innovativo alle cure palliative, per una sanità sostenibile ha osservato: «La sfida che avete, e che abbiamo, davanti credo abbia anche una forte valenza culturale e civica: dobbiamo alimentare la consapevolezza tra la popolazione e nelle istituzioni della necessità di un sistema assistenziale e di tutela qualificato». Inoltre, Pittella ha affermato che «anche a livello europeo si può fare meglio. A cominciare dalla legislazione europea sul non profit: le normative che regolano la concorrenza non devono avere applicazione identica anche per il settore non profit. Ritengo fondamentale impegnarci per favorire una reale integrazione pubblico privato per passare ad una "società" del welfare, in mancanza di uno stato sociale all'altezza».

Bilancio sociale di Ant. I numeri dell’assistenza
L'assistenza socio-sanitaria specialistica fornita gratuitamente a domicilio dalla Fondazione ai sofferenti di tumore ha visto nel 2012 un aumento rispetto al 2011, del 2.9%: gli assistiti sono stati infatti 9.562. Dal 1985 a oggi – dati aggiornati al 31 dicembre 2012 – Ant ha assistito 93.042 malati oncologici, 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, per un totale di quasi 16 milioni di giornate di presa in carico (1.627.150 giornate nel solo 2012) grazie alle 20 équipe socio-sanitarie multidisciplinari (Ospedali Domiciliari Oncologici Odo-Ant) che lavorano per la Fondazione.
Negli ultimi dieci anni il numero degli assistiti annualmente da Ant è cresciuto del 44%, passando dalle 6.634 persone del 2003 alle 9.562 del 2012.
L'aumento costante della presa in carico di sofferenti si deve ad una sempre più capillare diffusione della Fondazione Ant, ma anche alla maggiore consapevolezza, nelle persone e nelle famiglie, della possibilità di usufruire delle cure palliative, grazie anche all'impulso della legge 38 sul dolore.  Si stima che i malati oncologici assistiti annualmente in Italia in regime di Adi (Assistenza Domiciliare Integrata) siano tra i 45mila e i 50mila. Stando a questi dati, Ant accoglie e segue presso il loro domicilio, in modo gratuito e professionale, una percentuale compresa tra l'8 e il 10% dei sofferenti totali in assistenza domiciliare, e solo il 17% dei ricavi e proventi a bilancio nel 2012, proviene dal pubblico (14% da convenzioni con le Asl, 3% da Enti Pubblici).
«Il tipo di assistenza fornita da Ant», spiega il Presidente Raffaella Pannuti «non si rivolge solo ad alcune esigenze del sofferente (ad esempio il controllo del dolore) ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale, nell'ottica del benessere globale e secondo il principio dell'Eubiosia, ovvero "la buona-vita sino all'ultimo respiro", che da sempre costituisce la pietra angolare su cui si basa l'attività della Fondazione».

L'attività della Fondazione nel 2012 è stata finanziata, fatta eccezione per i proventi derivanti da convenzioni con Aziende Sanitarie Locali (Asl) – pari al 14% del totale – esclusivamente dalle erogazioni di privati cittadini e manifestazioni (56%) enti pubblici (3%) banche e fondazioni (1%) dal 5×1000 (11%) da lasciti e donazioni (12%) e infine dalla gestione immobiliare e finanziaria (3%).
Per quanto concerne la destinazione dei proventi, nel 2012 il 15% è stato impiegato nelle spese per la raccolta fondi (era il 26% l'anno precedente) l'1% è stato destinato alle imposte, mentre il 79% di quanto raccolto è stato destinato all'attività istituzionale (assistenza, prevenzione, formazione, attività di sedi e delegazioni) a fronte di un avanzo gestionale che nel 2012 si è attestato sul 5%.
La Fondazione Ant si colloca al 10° posto nella classifica per importo pubblicata dalla Agenzia delle Entrate relativa al cinque per mille nell'ambito "Onlus ed Enti del volontariato", su oltre 30.000 aventi diritto.

Il contributo del 5 per mille destinato alla Fondazione Ant dai contribuenti nel 2011 (per le dichiarazioni dei redditi relative al 2010) è stato pari a 2.486.828 euro. Tale provento è l'espressione di 101.359 scelte valide. L'importo complessivo è in lieve crescita rispetto all'anno precedente (quando era stato pari a 2.427.183 euro) così com'è cresciuto il numero delle scelte valide (furono 97.601 l'anno precedente).
Alla data del 31 dicembre 2012 i sofferenti Ant assistiti ogni giorno sono 3.732, con un incremento pari al 3.5% (erano 3.606 nel 2011) in 9 regioni d'Italia (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata) ed in modo completamente gratuito per i malati e le loro famiglie. Il costo globale della presa in carico (in media 100 giorni) di ciascun assistito Ant nel 2012 è pari a 2.156 euro (totale oneri sostenuti da Ant, pari a 20.622.012 euro, diviso totale assistiti, pari a 9.562 persone), esclusi i farmaci che restano a carico del Servizio Sanitario Nazionale e il cui costo è stimabile in quello della presa in carico.

L'assistenza specialistica garantita dalla Fondazione Ant è operata da una rete di 258 professionisti (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, assistenti sociali, farmacisti, fisioterapisti) che collaborano con Ant a titolo oneroso, in forza di contratto libero professionale, affiancati da altri specialisti per specifiche consulenze o prestazioni sanitarie.  Al loro fianco lavorano 107 dipendenti e 56 collaboratori della Fondazione – per un totale complessivo di 421 operatori – oltre ai 1.570 volontari iscritti nel registro del volontariato di Ant che supportano le attività di raccolta fondi e di logistica per rendere funzionale l'assistenza domiciliare.
È fondamentale sottolineare che l'attività sanitaria della Fondazione è interamente portata avanti da professionisti che svolgono attività libero professionale retribuita all'interno di Ant, a garanzia del fatto che il lavoro del personale sanitario non viene sostituito da quello dei volontari. Ant offre la più ampia rete di assistenza psicologica a domicilio ai sofferenti e ai loro familiari – servizio che nel 2012 ha garantito 17.515 prestazioni, potendo contare sull'attività di 28 figure professionali tra psicoterapeuti e psicologi che hanno complessivamente assistito 2.369 persone tra malati e loro familiari.
La qualità dell'assistenza domiciliare Ant è supportata da un importante indicatore: il 79% (media nazionale Ant) degli assistiti sceglie di morire al proprio domicilio. Per il Nord Italia questa percentuale è pari al 71%, per il Centro è 74.3% e per il Sud 93%. Questi dati sono di grande rilevanza se confrontati con i dati riguardanti il luogo di decesso dei pazienti con cancro in Italia (Beccaro M. et al, 2012) che indicano una media nazionale di decessi a domicilio pari al 57.9% (molto variabile – dal 28.2% del Nord-est al 94% del Sud del Paese). Nel 2012 ha inoltre preso il via il Progetto Picc (Peripherally Inserted Central Catheter) che consente di effettuare direttamente a casa dei pazienti oncologici il posizionamento di un catetere venoso centrale per favorire la somministrazione di farmaci, di liquidi e di nutrizione parenterale nei pazienti assistiti dalla Fondazione Ant che sono in fase molto avanzata della malattia. Anche questo servizio è offerto in maniera completamente gratuita agli assistiti Ant.

L’attività di prevenzione
Ant non è solo assistenza ma anche prevenzione: al 31 dicembre 2012 sono 60.670 (erano 43.743 lo scorso anno) le visite gratuite realizzate in 60 diverse province (rispetto alle 44 del 2011)  nell'ambito del solo progetto Melanoma, cui si affiancano i progetti dedicati ai tumori ginecologici e mammari e quello riservato alle patologie della tiroide. La Fondazione Ant da sempre dedica un'importante attenzione alla formazione. Il continuo aggiornamento di medici, infermieri e psicologi che lavorano per Ant è indispensabile per il mantenimento di adeguati livelli qualitativi di assistenza che la Fondazione garantisce. Nel corso del 2012, nell'ambito della formazione delle figure professionali Ant, la Fondazione ha progettato e coordinato 37 diversi percorsi di formazione personalizzata – per un totale di 12.640 ore erogate – volta all'inserimento di 18 medici, 16 infermieri e 3 psicologi nell'équipe Ant di assistenza domiciliare oncologica. Si aggiungono inoltre 8 tirocini e 22 stage – per un totale di 4.123 ore formative – per operatori di altre strutture sanitarie.