Comitato editoriale

Nel 2015 60mila chiamate al numero 1.96.96

Presentati i dati e i numeri dell'impegno a favore dell'infanzia dell'associazione che da quasi 30 anni opera in aiuto a bambini e adolescenti. Nel corso di una cerimonia a Roma premiate personalità del mondo della cultura e della società per l'impegno su bullismo, minori scomparsi, sicurezza in rete e carcere

di Redazione

Oltre 60mila chiamate gestite dai numeri gratuiti 1.96.96 e 114 (di queste circa 5mila di emergenza) e circa 15mila persone tra studenti e genitori coinvolti sul tema del bullismo nel corso dei laboratori nelle scuole. Sono alcuni dei numeri che raccontano l’opera a favore dell’infanzia e che sono presenti nel Bilancio sociale 2015 di Telefono Azzurro. Da quasi 30 anni l'associazione opera dalla parte dei bambini e degli adolescenti ed è presente lì dove c’è bisogno di ascolto, prevenzione, sensibilizzazione e intervento: in rete, nelle istituzioni e sempre di più sul territorio, nelle scuole e nelle carceri.

L’azione dell'associazione a favore dell’infanzia è ben descritta all’interno del Bilancio Sociale 2015, la cui anteprima è stato presentata nella serata di mercoledì 27 luglio a Roma, alla presenza di personalità del mondo politico, culturale ed istituzionale, come il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Marianna Madia; il sottosegretario di Stato del ministero degli Affari Esteri Benedetto della Vedova; il Garante per l’Infanzia Filomena Albano e lassessore alle Politiche sociali del Comune di Roma Laura Baldassarre.

Un testo che fotografa i passi in avanti di un’associazione che si interroga su come il tempo in cui viviamo imponga di dare ai più giovani risposte nuove e adeguate alle loro esigenze, all’affermazione dei loro diritti e del loro benessere. Tutto anche grazie alla preziosa rete di volontari attivi su tutto il territorio nazionale.

Al centro del suo impegno quotidiano a fianco di bambini e adolescenti, Telefono Azzurro continua a porre un unico grande valore: l’ascolto. Solo nel 2015, infatti, la linea gratuita d’ascolto 1.96.96 ha accolto più di 60mila chiamate, cioè 1 chiamata ogni 8 minuti, e gestito un totale di 2.680 nuovi casi tra linea e chat: 7 nuovi casi ogni giorno.

La linea 114 Emergenza Infanzia, il servizio promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità, e gestito da Telefono Azzurro, per situazioni di pericolo immediato, ha gestito 2.067 nuovi casi di emergenza.

Il Servizio 116.000, numero dedicato ai bambini scomparsi, nel 2015 ha accolto 172 nuove segnalazioni, di cui 116 sono stati casi di scomparsa. Telefono Azzurro cerca di dare una risposta al fenomeno dei bambini scomparsi, in quanto membro di Missing Children Europe, rete europea di hotline dedicate ai bambini scomparsi.

Sul fronte bullismo Telefono Azzurro (ente accreditato dal Miur) propone alle scuole attività formative e di prevenzione oltre che su bullismo, anche su abuso, internet, multiculturalità e diritti. Nel 2015, gli studenti coinvolti sono stati 12.500, gli adulti 1.780, in un totale di 485 laboratori. Il bullismo è un fenomeno che può avere conseguenze drammatiche dal punto di vista psicologico e relazionale e che può spingere alcune vittime a gesti estremi. Solo 1 bambino su 5 informa un adulto di esserne vittima. Per questo motivo è fondamentale rompere il silenzio e aiutare chi è vittima di bullismo a superare la vergogna e a capire che solo parlando potrà interrompere la spirale di violenza in cui è coinvolta.

Un altro fronte di intervento riguarda la tutela dei diritti dei bambini, figli di genitori detenuti, che devono affrontare una realtà difficile come quella carceraria e garantire loro una crescita sana ed equilibrata. È questo l’obiettivo del progetto “Bambini e Carcere”, nato nel 1993 dall’impegno dei volontari di Telefono Azzurro e reso possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia. Nel 2015 Telefono Azzurro ha seguito una media mensile di 857 bambini e adolescenti, attraverso la costante presenza di 224 volontari, specificamente preparati. Nel 2015 sono stati 10.200 i bambini che in totale hanno beneficiato del progetto.

L’associazione è in prima linea nella ricerca di approcci innovativi per il crescente problema della sicurezza in Rete dei più piccoli. Il web, infatti, presenta una serie di rischi per i più giovani che vanno dalla pedopornografia al cyberbullismo, dall’utilizzo dei dati forniti per fini commerciali all’adescamento online, dalle truffe negli acquisti al furto di identità. Attraverso la Carta di Roma e la Carta di Milano, Telefono Azzurro ha fissato una road map di 25 impegni concreti per un Internet davvero a misura di bambini e adolescenti.

Nel corso della presentazione alla Sala Sordi dello Spazio Cremonini al Trevi di Roma, Telefono Azzurro ha voluto conferire un premio ad alcune personalità di spicco del mondo culturale, istituzionale e politico per l’impegno dimostrato a favore dell’infanzia e per la condivisione dei valori fondamentali dell’associazione.

Per il tema “bambini scomparsi” premiata Maud De Boer Buquicchio, presidente di Missing Children Europe e Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tratta di bambini, prostituzione infantile e pedopornografia
Nel campo del “bullismo” un premio è andato allo scrittore, Ivan Cotroneo, sceneggiatore e regista del film “Un bacio” Premiata anche Sara Schlingensiepen, testimonial di Telefono Azzurro per la campagna contro il bullismo, dopo aver vissuto sulla sua pelle episodi di violenza
Infine un premio è stato conferito a Santi Consolo, presidente del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per il tema Bambini e carcere.

In apertura un'immagine dei premiati da Telefono Azzurro, terzo da sinistra il presidente Ernesto Caffo