Comitato editoriale
Nasce a Bari un Villaggio per piccoli malati
Si festeggia la posa della prima pietra del Villaggio dell’Accoglienza dell'associazione Agebeo e amici di Vincenzo, struttura destinata ad ospitare i bambini e le famiglie ricoverate nel Reparto di Oncoematologia Pediatrica
L' A.Ge.B.E.O. e Amici di Vincenzo Onlus il 24 novembre festeggia la posa della prima pietra del Villaggio dell’Accoglienza, destinato ad ospitare i bambini e le famiglie ricoverate nel Reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari. Si tratterà di circa 3000 mq di area verde attrezzata con 8 casette monofamiliari, 2 casette per servizi, area giochi al coperto e riabilitazione: non più un sogno, ma una realtà tutta da costruire.
A.Ge.B.E.O. e amici di Vincenzo è un'associazione associata Fiagop che dal 2003, grazie all’instancabile perseveranza di Michele Farina e degli oltre 150 volontari coinvolti, aiuta quotidianamente nei bisogni pratici concreti e psicologici le famiglie che vivono con i propri bambini il dramma della leucemia infantile. Nata nel 1990 come Associazione A.Ge.B.E.O. (Associazione Genitori Bambini Emato-Oncologici) per iniziativa di un gruppo di genitori che ha vissuto con i propri figli la dolorosa esperienza della leucemia e della lotta contro il cancro infantile, nel 2003 diventa “A.Ge.B.E.O. e amici di Vincenzo Onlus”, dopo la scomparsa di Vincenzo, figlio di Michele Farina (a sinistra nella foto), a causa della leucemia. Il dolore per la perdita di Vincenzo diventa così una forte determinazione ad aiutare altre famiglie che ogni giorno vivono con angoscia e disperazione lo stesso dramma.
La cerimonia di inizio dei lavori per il Villaggio dell'Accoglienza, alla presenza delle autorità, si svolgerà martedì 24 novembre alle ore 10.00 sul suolo confiscato e assegnato all’ A.Ge.B.E.O. dal Comune di Bari, sito nella I traversa di Via Camillo Rosalba (nei pressi di Villa Costantino). La data scelta non è casuale, poiché coincide con l’anniversario della scomparsa di Vincenzo, figlio di Michele Farina, a cui è dedicato il progetto.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.