Comitato editoriale
Movimento Consumatori: si apre il X Congresso
Si apre a Roma il X Congresso che sancirà una svolta. Alessandro Mostaccio, segretario del MC, spiega: «Dobbiamo passare dalla fase di difesa dei diritti a quella di un'affermazione completa della cittadinanza economica»
di Marco Dotti
Si apre domani a Roma il decimo Congresso nazionale del Movimento Consumatori. Fondato trent'anni fa, il Movimento è tra le realtà più attive e vitali del consumerismo italiano e ha chiamato a raccolta 100 delegati territoriali, in rappresentanza di oltre 32mila iscritti. All'ordine del giorno, il rinnovo delle cariche sociali e, soprattutto, la discussione sulla linea strategica da seguire nel prossimo mandato (3 anni, ma forse verrà esteso a 4).
Il segretario generale Alessandro Mostaccio ci spiega le novità. Per la prima volta, «abbiamo aperto il Congresso figure esterne: abbiamo deciso di farci aiutare, nell'individuare le linee strategiche, da studiosi e testimoni chiave del nostro tempo: Giulio Sapelli, Guido Rossi, Salvatore Veca, tanto per fare alcuni nomi. Loro porteranno tutto il bagaglio di passione e di studio che serve, sui temi economici, della condivisione e dei beni comuni».
Dopo il grande sviluppo del consumerismo italiano e europeo negli ultimo decenni, sviluppo che ha permesso alle associazioni maggiormente rappresentative di rafforzarsi e assumere un ruolo istituzionale, ci stiamo rendendo conto – spiega Mostaccio – che tutto ha un suo senso finché si condivide il sistema. Ma «quando il sistema diventa iniquo e non più condivisibile, serve un salto di livello». Il X Congresso del Movimento Consumatori dovrebbe sancire questo salto.
«Forse è arrivato il momento, davanti a un sistema dove le diseguaglianze hanno raggiunto livelli intollerabili, di passare dalla fase della tutela degli interessi individuali e collettivi del consumatore (cosa che continueremo a fare), a quella di un approccio che contribuisca al pieno conseguimento dei diritti di cittadinanza economica». Il che dovrebbe comportare che, statutariamente, non saranno più aliene all'operare di MC le politiche fiscali, le politiche sociali e di redistribuzione dei redditi, così come le politiche macroeconomiche monetarie o di altra natura.
Il X Congresso del Movimento Consumatori si presenta così come importante momento, politico e culturale, di presa d'atto di una situazione che deve tornare a vedere i corpi intermedi e le rappresentanze attive su ogni aspetto del sociale. Spiega il segretario: «spero che la governance di MC recepisca questa necessità. Dobbiamo imparare a interloquire con chi crede nel sistema ma non ne è parte organica. Vogliamo lanciare una sorta di alleanza intergenerazionale rispetto ai grande tema della dignità sociale del cittadini». Un punto chiave di questa svolta, per Mostaccio, sarà l'informazione. Anzi, di più: «la controinformazione culturale, perché per agire dobbiamo conoscere ma senza muoverci concretamente tra locale e globale, oggi, possiamo conoscere e di conseguenza agire ben poco».
L'unico e, forse, ultimo margine di manovra che hanno i corpi intermedi, spiega a Vita Alessandro Mostaccio, è «ridiventare veri enti morali, incontrando i cittadini su un comun denominatore etico. Siamo convinti che sia finito il tempo del laissez-faire. Dobbiamo destrutturare la retorica neoliberista». Come? «Usando le storie. Le storie, i casi concreti di migliaia di cittadini che ogni mese vengono ai nostri sportelli. Non siste critica migliore di quella esercitata nel concreto portandoli come strumento di advocacy nei confronti delle istituzioni, ma anche mettendoli in rete per fare massa critica».
Domani si parte e i 100 delegati inizieranno la discussione sul grande tema della «cittadinanza economica», portando e discutendo dei risultati delle campagne condotte in questi anni. Gli strumenti ci sono, si tratta ora di orientarli sulla giusta direttrice.
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