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Monza, nascono le “Carovane Fuoriserie” per adolescenti e preadolescenti
Lo spin off di Pronti, Via! il progetto educativo itinerante di Fondazione Exodus di don Mazzi selezionato da Con i Bambini, porterà i ragazzi su due percorsi a tappedalla Val di Cembra nel Trentino fino in Aspromonte e nella Locride
di Redazione
Partiamo dall’inizio. Cosa sono le Carovane di Fondazione Exodus di don Mazzi? Prima di tutto un'intensa esperienza educativa itinerante che fa parte del Dna della Fondazione. L’idea di base è semplice: l’educazione “si fa fuori”, camminando, all’aria aperta. Soprattutto si fa nell’incontro con l’altro.
Fin dall’inizio Exodus ha sposato il modello dei cammini educativi e macinato chilometri con i ragazzi e le ragazze che provavano ad uscire dal vortice della tossicodipendenza. Lo scorso anno il modello è stato sperimentato con i minori sottoposti a misure restrittive da parte dell’Autorità giudiziaria con il Progetto “Pronti, Via!”, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
È proprio durante l’esperienza compiuta lo scorso anno in tempo di Covid con la prima Carovana Pronti, Via!, sotto la guida di Franco Taverna e Mino Spreafico che nasce l’idea delle Carovane Fuoriserie: “Questo periodo di chiusure e paure – afferma Spreafico – ha messo in evidenza l’esistenza di un numero crescente di ragazze e ragazzi che attraversano situazioni pesanti, spesso poco definite e che rischiano di degenerare”. “Per loro – dice Franco Taverna, coordinatore dell’iniziativa – la proposta di una avventura educativa può costituire un’occasione di ripresa, di uscita dallo stallo, di fiducia in sé stessi e negli altri”.
É nato così uno spin off di Pronti, Via!, il progetto delle “Carovane Fuoriserie” pensate ed aperte ai pre adolescenti (10-14 anni) e adolescenti (14-18 anni), che si trovano in una condizione di fragilità.
Un percorso a tappe che attraversa il Nord Italia fino ad arrivare nel profondo Sud della Calabria, nel pieno rispetto delle normative covid. Un’esperienza che, tra le bellezze dell’Aspromonte e le asperità delle coste ioniche, vuole avere il sapore di una riscoperta. Un’occasione per vivere una reale esperienza di discontinuità rispetto alla loro quotidianità e a forte impatto emotivo e relazionale.
«La prima Carovana», racconta Elisa, tra gli educatori che accompagneranno i ragazzi, «è dedicata ai preadolescenti e partirà il 5 luglio, la seconda, quella per gli adolescenti, partirà il 21 luglio. Entrambe dureranno due settimane».
La Carovana dei preadolescenti sarà composta da un gruppo di 12 ragazzi, 4 educatori e due volontari. I ragazzi vivranno una settimana nel territorio di Monza, dal 5 al 9 luglio. E poi una settimana in Val di Cembra, dal 12 al 17 luglio. «Alla fine del viaggio», continua Elisa, «ci sarà un momento conclusivo con il coinvolgimento dei genitori».
La Carovana per gli adolescenti, che coinvolgerà sempre 12 ragazzi, 4 educatori e 3 volontari, e che partirà nella seconda metà di luglio. «Prenderà il via da Monza, mercoledì 21 luglio, e si si muoverà in direzione Cassino, nel frusinate», spiega Elisa. «Ci fermeremo per qualche giorno nella Casa Exodus di Cassino e poi ripartiremo alla volta della Calabria per arrivare a Bovalino, nella Locride».
«Sono convinta», continua l’educatrice, «che questa proposta sia un’esperienza che dal punto di vista relazionale ed emotivo possa avere un impatto forte sui ragazzi anche a fronte di un periodo pandemico che stiamo vivendo. Le carovane possono essere uno strumento per “riattivarsi”, rimettersi in gioco».
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