Comitato editoriale
Modena, un nuovo centro per ragazzi sordociechi
Aperto da gennaio, ospita già 6 utenti ma a regime ne potrà accogliere 24. Il 20 settembre c'è stata l'inaugurazione ufficiale del nuovo Centro Socio Riabilitativo Residenziale di Modena della lega del Filo d'Oro
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/1d289e10-6774-47b4-bc95-1a50aa24dffe_large.jpg.jpeg)
Venerdì 20 settembre una bella giornata di sole ha salutato l’inaugurazione del Centro Socio Riabilitativo Residenziale di Modena. È il quinto centro con le insegne della Lega del Filo d’Oro, in un impegno sul territorio che cresce nonostante la crisi economica. «Per noi è un momento di grandissima crescita. Grazie a chi fa in modo che anche noi possiamo fare», ha sottolineato emozionata Barbara Verna, membro del comitato delle persone sordocieche. E ha aggiunto: «Benvenuti a tutti nella nostra casa!».
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/077634c8-0e06-455f-a57c-da861af59790_large.jpeg)
Al contrario di quel che solitamente accade nelle cerimonie inaugurali, sono stati proprio i sordociechi che già abitano il Centro – Carlo, Gabriele, Stefano, Marina, Marco e Simona per il momento, ma a regime la struttura potrà accogliere 24 utenti – a tagliare il nastro e a far entrare i tanti ospiti e le autorità presenti, tra cui il viceministro Guerra e Renzo Arbore, da quasi 25 anni testimonial dell’associazione: un gesto semplice, ma dal profondo significato.
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/ab6130c3-3259-4646-9af4-dcb2c8d8cb08_large.jpeg)
Il nuovo centro si estende su una superficie di 11mila mq, di cui 2.500 coperti. Il parco collega le quattro palazzine di cui è composto il Centro: «due per le residenze degli utenti e le foresterie, una destinata alle aule e ai laboratori per attività occupazionali e riabilitative, più l’ambulatorio, l’infermeria, la palestra fisioterapica e gli uffici amministrativi. Un’ultima palazzina ospita mensa, cucina e lavanderia», spiega Alberto Mantovani, il direttore.
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/1957b3a1-0fe1-4041-8f5b-8cada3bde0a9_large.jpeg)
Il Centro di Modena è anche un modello di sinergie, con tanti attori che hanno saputo lavorare insieme per un unico obiettivo, a cominciare da chi ha avuto l’idea: l’avvocato Fornero con l’associazione Come.Te e Bruno Iseppi, un altro papà, con la onlus Luci di Come.Te. Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro, ha voluto evidenziare questa proprio reciprocità: «Intendiamo portare una esperienza specifica in un contesto di servizi già ricco e attento ai bisogni delle persone con disabilità. Vogliamo essere una risorsa in più, per i sordociechi e le loro famiglie ma anche per il territorio. Il parco del Centro, che è pubblico, vuole essere uno spazio aperto a tutti, che si aggiunge all’offerta dei servizi».
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/f130fc5b-c179-4856-9839-ad4d2c9d9e9f_large.jpeg)
Si tratta di un esempio positivo, salutato con grande favore dal viceministro Maria Cecilia Guerra, presente all’inaugurazione: «Mi piacerebbe che tutta l’Italia assomigliasse a Modena, oggi», ha detto.
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/4d8110f7-4dfb-4fa7-bcf1-59588b69acf0_large.jpeg)