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Comitato editoriale Avis

Ministro Abodi e Avis insieme per promuovere la cultura del dono

Lanciata la campagna di sensibilizzazione sulla donazione di sangue rivolta in particolare alle giovani generazioni

di Redazione

Una campagna per sensibilizzare i giovani sull’importanza della donazione di sangue e plasma, sfatando falsi miti ancora molto diffusi. Si chiama
“Buon sangue non mente” ed è l’iniziativa nata dalla collaborazione tra il ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale e Avis nazionale.

Una serie di immagini, infografiche e filmati realizzati con il coinvolgimento di giovani content creator divulgherà i semplicissimi requisiti da seguire per compiere questo atto di altruismo e cittadinanza attiva.

Obiettivo principale sarà quello di fare chiarezza sui criteri di selezione dei donatori e sui comportamenti da assumere o evitare per non compromettere la donazione.

La campagna – lanciata a seguito dell’incontro tra Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani e Gianpietro Briola, presidente di Avis nazionale – si rivolgerà a un pubblico di utenti tra i 18 e i 35 anni. Una fascia d’età, questa, su cui è fondamentale investire per garantire il ricambio generazionale dei donatori.

Lo raccontano i dati: se è vero che nel 2023 il numero dei donatori tra i 18 e 45 anni è tornato a crescere per la prima volta nell’ultima decade (+7mila unità rispetto all’anno precedente), tale risultato rientra in una tendenza ultradecennale all’invecchiamento di chi dona e che trova conferma nel confronto con gli anni precedenti. Nel 2023 i donatori tra 18 e 45 anni hanno rappresentato, infatti, il 50,7% del totale: solo 5 anni prima, nel 2018, tale percentuale era del 55%.

«La donazione di sangue – dichiara il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi – è un atto d’amore verso il prossimo, un’esigenza costante da non relegare solo ai casi di emergenza e urgenza, perché le necessità sono quotidiane. A questo proposito, ringrazio il Presidente Briola e i suoi collaboratori per la rapidità con la quale hanno aderito al progetto di collaborazione con il nostro Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, uno degli argomenti del nostro incontro odierno nel quale abbiamo allargato gli orizzonti. Questa iniziativa rappresenta un primo passo di quella che diventerà una collaborazione sistemica e sistematica, che coinvolgerà non solo le ragazze e i ragazzi, ma tutto il mondo sportivo. Il nostro obiettivo è sensibilizzare più persone possibili alla donazione del sangue, un gesto semplice, una testimonianza di generosità sociale, indispensabile per chi ne ha bisogno».

«Proprio alla luce dei numeri che interessano i giovani – rileva il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola – già da tempo la nostra Associazione ha compreso la necessità di mettere in atto strategie di comunicazione innovative. Come dimostrato da diverse indagini, infatti, oggi la generazione Z ricorre sempre più spesso ai social media per informarsi: se vogliamo che il nostro messaggio giunga ai ragazzi, quindi, è necessario essere presenti nei luoghi digitali da loro frequentati. Ed è proprio per questo che abbiamo accolto con grande entusiasmo la collaborazione con il Dipartimento».