Comitato editoriale

Marco Calvetto è il nuovo presidente nazionale di Ipsia

L’assemblea “Terre e Libertà” ha eletto Marco Calvetto nuovo presidente nazionale di Ipsia, ong delle Acli. Dal 2005 lavora al Patronato Acli Nazionale di cui è capo area lavoro e Immigrazione. Attualmente l’ong opera in Italia, in Bosnia ed Erzegovina, in Albania, Kosovo, Senegal, Kenya e Mozambico

di Redazione

L’assemblea “Terre e Libertà” ha eletto Marco Calvetto nuovo Presidente nazionale di Ipsia, ong delle Acli. Torinese, 51 anni, laureato in giurisprudenza dopo una militanza in Gioventù Operaia Cristiana, di cui è stato anche presidente nazionale, dal 2005 lavora al Patronato Acli Nazionale di cui è Capo Area Lavoro e Immigrazione. Nel 2007 entra nel direttivo di Ipsia Acli, è anche membro della Presidenza Provinciale delle Acli di Torino e del Consiglio Regionale del Piemonte. L’assemblea ha eletto anche il nuovo direttivo nazionale di Ipsia che sarà composto dai vice presidenti Laura Vacillotto e Fabio Pipinato e da Benedetta Iannelli, Silvio Ziliotto, Stefano Bravin, Pino Gulia e Laura Hein.

Attualmente l’ONG Ipsia Acli opera in Italia, in Bosnia ed Erzegovina, in Albania, Kosovo, Senegal, Kenya e Mozambico. “Oggi occuparsi di cooperazione internazionale per sostenere lo sviluppo e l’autodeterminazione dei popoli è un impegno indissolubilmente legato con la capacità di creare occasioni di incontro con la diversità e di promozione di percorsi educativi e di presa di coscienza in Italia. ha dichiarato il neo Presidente Marco Calvetto – Ipsia vuole così continuare ad essere uno spazio inclusivo di partecipazione e di libertà, attenta ai contenuti prima che ai contenitori. Per Ipsia la pace è un impegno attivo, una lotta faticosa per rimuovere ciò che impedisce alle persone di essere veramente libere e di vivere una vita dignitosa. Non può esserci pace senza giustizia e senza un impegno concreto a difendere i diritti fondamentali delle persone e delle democrazie. In tal senso l’impegno di Ipsia sarà ancora quello di continuare a stare negli snodi della storia lavorando in particolare sui temi del lavoro e delle migrazioni per aumentare il capitale sociale delle persone.”

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