Comitato editoriale Lega del Filo d'Oro

Lazio, Sardegna, Calabria: la Lega del Filo d’Oro svela i suoi progetti futuri

La Fondazione ha presentato il Bilancio Sociale 2023, dove tutti i dati parlano di un ulteriore sviluppo e crescita dell'Ente. La raccolta fondi segna un +24% rispetto al 2022 e il numero di utenti raggiunti un +9%

di Sara De Carli

Sono tutti segni più quelli registrati nel 2023 dalla Lega del Filo d’Oro, che ieri ha presentato il Bilancio Sociale 2023 presso l’Università degli Studi di Milano. Un anno che si è aperto con l’inaugurazione del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che si è chiuso con il trasferimento nei nuovi appartamenti degli ospiti residenziali: un progetto che vale complessivamente 70 milioni di euro, con un cantiere rimasto aperto per più di dieci anni, chiaro simbolo dell’impegno che la Fondazione si è assunta con le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le loro famiglie.

«Crescere è un imperativo dinanzi alle richieste di aiuto di chi non vede e non sente e delle loro famiglie», ha detto Rossano Bartoli, presidente della Fondazione. «Crescere però, con il modello che la Lega del Filo d’Oro ha scelto, significa anche aumentare costantemente il disavanzo, quello che copriamo grazie alla raccolta fondi: il modello di presa in carico della Lega del Filo d’Oro infatti per garantire una maggiore intensità assistenziale prevede un rapporto operatore/utente al di sopra degli standard fissati dalle norme vigenti, rapporto che arriva fino a 2,4 operatori al fianco di ogni ospite. Anche nel 2023 le donazioni dei sostenitori privati – individui, aziende o fondazioni – hanno contribuito alla copertura dell’85% delle spese sostenute dall’Ente, confermando la netta e crescente prevalenza dei contributi privati rispetto a quelli pubblici. È proprio la fiducia nel supporto da parte dei nostri sostenitori che ci dà il coraggio di andare oltre, da sempre». Nel 2023, infatti, la differenza tra i costi sostenuti dalla Fondazione per realizzare la propria attività istituzionale e i ricavi relativi ammontava a 39,2 milioni di euro.

Crescere, con il modello che la Lega del Filo d’Oro ha scelto, significa anche aumentare costantemente il disavanzo, quello che copriamo grazie alla raccolta fondi. È proprio la fiducia nel supporto dei nostri sostenitori che ci dà il coraggio di andare oltre, da sempre

Rossano Bartoli, presidente Lega del Filo d’Oro

Utenti raggiunti, +31% rispetto al pre-Covid

Nel 2023 la Lega del Filo d’Oro ha raggiunto 1.230 utenti che hanno beneficiato di uno o più servizi nelle diverse modalità, garantendo interventi diagnostici, educativo-riabilitativi e socio-educativi: è il numero di utenti più alto mai registrato. L’aumento è del 9% rispetto al 2022 ma addirittura del 31% rispetto ai numeri pre-pandemia e segna una crescita in particolare fra gli utenti raggiunti dalle Sedi e dai Servizi Territoriali (+12%): la richiesta che arriva da utenti e famiglie è sempre più orientata a un supporto alla vita autonoma e indipendente, senza però che venga meno la necessità di continuare a garantire un servizio residenziale. 

Lazio, Sardegna, Calabria: i progetti futuri

Per questo le due linee convivono anche nei piani di sviluppo futuri della Fondazione, che prosegue il suo percorso di espansione territoriale con la prossima realizzazione di un nuovo Centro Residenziale e Diurno in Lazio e con l’apertura di due nuove Sedi Territoriali in Sardegna e Calabria.  Il maggiore investimento nella costruzione di relazioni sul territorio per supportare gli utenti nei loro percorsi di inclusione è evidente nel numero di collaborazioni instaurate nel 2023 dalla Fondazione con altri enti, associazioni, realtà territoriali: sono stati più di mille, di cui 677 coinvolti in modo continuativo nei percorsi educativo-riabilitativi delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. 

Dipendenti e volontari

L’estensione e il potenziamento dei servizi della Fondazione sono stati accompagnati da una crescita dimensionale dell’organico, che ha riguardato tutte le Sedi: al 31 dicembre 2023 sono 728 i dipendenti della Lega del Filo d’Oro, valore in crescita del 6,7% rispetto al 2022. Anche il numero di volontari, parte integrante del modello di intervento della Lega del Filo d’Oro sin dalla sua costituzione, ha registrato un sostanziale incremento: nel 2023, sono stati 580 i volontari attivi (+25% sul 2022) che hanno donato complessivamente 48.367 ore (+53% sul 2022, di cui 11.826 solo nei soggiorni estivi). Dopo la riduzione di volontari degli anni del Covid, che hanno reso difficoltose se non impossibili le attività a diretto contatto con gli utenti, i volontari della Fondazione sono tornati non solo a crescere in valori assoluto, ma anche a donare più tempo.

I sostenitori

Per proseguire nelle attività e per poter pianificare risposte sempre più efficaci per chi non vede e non sente, rimane fondamentale il sostegno della rete di donatori. La raccolta fondi della Lega del Filo d’Oro nel 2023 è aumentata del 24% rispetto all’anno precedente, toccando quota 62,2 milioni di euro. «Di questi, 20,8 milioni vengono da lasciti, con valori raddoppiati nel 2023 rispetto al 2022. Significativa la crescita dei donatori regolari, circa 68mila. Rispetto al 2019 la raccolta fondi segna addirittura un +81%», ha detto Barbara Duca, direttore Amministrazione Finanza e Controllo della Fondazione Lega del Filo d’Oro. 

Bilancio Sociale, non solo rendicontazione

In continuità con le passate edizioni, il Bilancio Sociale 2023 della Lega del Filo d’Oro è stato redatto in conformità con il D.M. 4 luglio 2019 recante le “Linee Guida per la redazione del bilancio sociale degli Enti del Terzo Settore” e con riferimento allo standard internazionale per la rendicontazione di sostenibilità Global Report Initiative. Nel processo di redazione del documento, la Fondazione si è avvalsa anche quest’anno del supporto scientifico della Milano School of Management dell’Università degli Studi di Milano.

«Ogni anno la Lega del Filo d’Oro interpreta la redazione del proprio Bilancio Sociale come un percorso di profonda analisi, revisione interna e confronto aperto tanto sui traguardi raggiunti quanto sulle direzioni tracciate», ha sottolineato Clodia Vurro, responsabile scientifico.

La Fondazione nel suo complesso infatti è coinvolta nella raccolta dei dati che confluiranno poi nel Bilancio Sociale, che diventa così «non solo un documento importante nell’ottica della trasparenza ma anche un’occasione sfidante per l’organizzazione, per crescere in consapevolezza», ha evidenziato Bartoli.

Il Bilancio Sociale inteso in questo modo diventa ben più di un adempimento, ha detto Vurro: è anche strumento di comunicazione e coinvolgimento degli stakeholder e supporto alle decisioni interne. «Quello della Lega del Filo d’Oro si conferma essere anche un documento partecipato. Grazie alla disponibilità di 2.673 rispondenti, tra utenti e famiglie, volontari, sostenitori e partner, personale e collaboratori, il Bilancio Sociale 2023 presenta i risultati della nuova analisi di materialità che conferma l’elevato grado di condivisione di priorità e obiettivi all’interno e all’esterno dell’Ente», ha aggiunto infatti la professoressa Vurro.


Il Bilancio Sociale 2023 della lega del Filo d’Oro si articola in sette capitoli che si sviluppano attorno agli ambiti del piano strategico dell’Ente. Il capitolo conclusivo è incentrato sulla solidità economica della Fondazione e sulla sua capacità di generare e distribuire valore. Oltre a dare conto degli ambiti e delle direzioni di sviluppo intraprese, in ciascun capitolo la sintesi delle principali dinamiche di cambiamento e lo stato di realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Miglioramento rendono il documento orientato al futuro. Il documento è stato redatto con la supervisione editoriale di VITA ed è stato sottoposto a verifica esterna da parte di KPMG S.p.A. La versione digitale è consultabile nella sezione dedicata del sito della Lega del Filo d’Oro.

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