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La terza tappa del sessantennale ha toccato Vicenza

Le celebrazioni di SessantiAmo hanno fatto tappa al Villaggio Sos di Vicenza dove - dal 27 giugno al 4 - luglio sono stati allestiti i laboratori di Rigen.arte. Per la direttrice Marta Trecco, anche in occasione delle celebrazioni dei 60 anni dell’organizzazione, è importante «mantenere alta la partecipazione dei bambini, ragazzi e famiglie che in questo momento abitano il nostro Villaggio»

di Redazione

Dopo “La Grande Pagina Bianca” di Trento e la tappa di Saronno, SessantiAmo è arrivato a Vicenza per celebrare i 60 anni di Sos Villaggi dei Bambini, sotto l'alto patrocinio del Parlamento europeo. Il Villaggio Sos di Vicenza negli anni ha sostenuto e accolto 994 persone, tra cui bambine, bambini, ragazze, ragazzi che hanno trovato un ambiente sicuro in cui poter crescere, vivere le proprie speranze e paure, cercare di costruire un futuro anche assieme, ove possibile, alla propria famiglia d’origine.
«Per noi è importante anche in questa occasione mantenere alta la partecipazione dei bambini, ragazzi e famiglie che in questo momento abitano il nostro Villaggio. È assieme a loro e al collettivo di artisti che abbiamo reso il Villaggio Sos di Vicenza ancora più accogliente e colorato. Farlo in questa occasione che rappresenta una tappa importante per l’Organizzazione alla quale apparteniamo, ci rende entusiasti e ancora più consapevoli che la forza sta nell’avere un pensiero di cura comune», commenta Marta Trecco, direttrice del Villaggio Sos di Vicenza.

Per questo anniversario – illustra una nota – sono stati allestiti, dal 27 giugno al 4 luglio, laboratori artistico-educativi dagli artisti Emi.artes e Piger che hanno lavorato con gruppi misti tra bambini e ragazzi ospiti del Villaggio SOS, su temi quali inclusione, accoglienza, relazioni sociali e pluralità nello spazio condiviso. In particolare, il tema protagonista al Villaggio Sos di Vicenza è stato la personalizzazione dei luoghi attraverso l’unicità e l’individualità delle persone che lo compongono, perché realizzare se stessi è possibile, però, solo in uno spazio condiviso.

I lavori e i contenuti prodotti durante veri e propri momenti di arte partecipata, hanno spaziato dalla decorazione delle porte delle case del Villaggio Sos, personalizzate singolarmente con un totem e un nome scelto collettivamente dai ragazzi, passando per le vetrate delle casette dipinte con l’ausilio di forme, colori e stencil scelti dai ragazzi fino ad arrivare all’opera murale collettiva realizzata sul muro esterno del cortile. Ogni ragazzo è stato chiamato a dipingere un tassello del muro su cui è stato raffigurato lo skyline del Villaggio Sos con tutte le case, per rappresentare il Villaggio Sos nella sua totalità e lasciare un segno nel territorio.

Le opere e gli elaborati artistici realizzati – ricorda una nota dell'organizzazione – , resteranno in dono al Villaggio Sos conferendo alla struttura un’identità unica scelta e realizzata dai bambini e ragazzi che lo vivono quotidianamente, per ricordare che l’essenza della condizione umana è nella pluralità e che nessuna comunità può esistere senza che i suoi membri si impegnino a darle forma.

A fare da cornice a tutto questo – , i valori che da 60 anni ispirano tutta la Rete Sos Villaggi dei Bambini: coraggio, impegno, responsabilità e fiducia. Valori che da sempre permettono all’Organizzazione di lasciare un impatto positivo sul presente e futuro dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie che sostiene e accompagna, nonché sulle loro comunità.

Le celebrazioni, partite a maggio, si snoderanno per tutto il Paese, in 10 regioni tra Programmi, Villaggi Sos e Gruppi locali. Dopo Trento, Saronno e Vicenza, le iniziative SessantiAmo toccheranno le città di: Mantova, Ostuni, Torino, Crotone e Milano.

Per rimanere aggiornati su tutte le iniziative: www.sositalia.it/60-anni-insieme.

Nelle immagini i laboratori realizzati al Villaggio Sos di Vicenza – Foto da Ufficio stampa