Comitato editoriale Fondazione Don Gnocchi

La ministra Locatelli: «Centrale l’introduzione del progetto di vita»

La ministra delle disabilità in visita al Centro "S. Maria Nascente" di Milano: «Con la riforma intendiamo garantire una vita più dignitosa alle persone con disabilità e alle loro famiglie»

di Redazione

Alessandra Locatelli in visita alla Fondazione Don Gnocchi

«Il mondo della disabilità è complesso e articolato. Merita attenzione, rispetto e grande sensibilità nella lettura delle situazioni. Non si possono, né si devono calare su queste persone modelli pensati a tavolino ideologicamente ispirati. L’impegno della Fondazione Don Gnocchi è soprattutto focalizzato ai progetti di vita di queste persone e a quelli delle loro famiglie: vogliamo essere un interlocutore affidabile e credibile per le istituzioni e sui tavoli che si vorranno promuovere»: sono state queste le parole che don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, ha consegnato alla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha visitato nella mattina del 29 gennaio il Centro Irccs “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi. 

La ministra è stato accolta da don Vincenzo Barbante, dal direttore generale Francesco Converti, dal direttore scientifico Maria Cristina Messa e dal direttore del Centro Antonio Troisi: ha quindi visitato alcuni reparti e laboratori dell’Irccs e ha incontrato operatori, volontari in servizio civile e ospiti. Oggi la Residenza Sanitaria Disabili, i quattro Centri Diurni Disabili e il Centro Diurno Continuo/Scuola Speciale della struttura accolgono complessivamente quasi 220 persone di ogni età e con differenti disabilità e livelli di autonomia, assistiti e sostenuti per il recupero e il mantenimento delle capacità residue personali e accompagnati costantemente nelle attività di vita quotidiana. Nel corso della sua visita la ministra ha incontrato anche responsabili e operatori dell’Unità per la riabilitazione di pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite e del CARE Lab, il fiore all’occhiello dell’attività riabilitativa nei confronti di pazienti in età evolutiva, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale.

La ministra Locatelli ha ribadito che «con la riforma per la disabilità intendiamo facilitare e semplificare la vita delle persone e delle loro famiglie e soprattutto garantire una vita più dignitosa e di qualità ad ogni persona. Per questo è fondamentale l’introduzione del Progetto di vita, per superare le estreme frammentazioni tra prestazioni sanitarie, socio sanitario e sociali. Tutelare l’unitarietà della persona occupandoci del suo benessere e della salute è imprescindibile, ma anche garantire la possibilità di scelta, promuovere la dimensione sociale, relazionale e affettiva della vita di ognuno è indispensabile per la sua dignità».