Comitato editoriale

Isee: strumento di equità, non di diseguaglianza!

Una mozione Anffas per chiedere alle Istituzioni un impegno concreto ed immediato per garantire i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie

di Redazione

È necessario un impegno istituzionale serio e concreto per rendere finalmente equo per tutti il nuovo Isee.
È questo, in sintesi, quanto i rappresentanti delle associazioni socie Anffas Onlus, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, hanno ribadito nella mozione approvata all’unanimità nel corso dell’Assemblea Nazionale dell’Associazione tenutasi a Roma lo scorso 23 e 24 maggio.

La riforma Isee, che l’associazione ha monitorato nel tempo e sulla quale ha più volte richiesto l’intervento delle diverse Istituzioni, tocca infatti da vicino i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in particolare in relazione all’accesso ed alla compartecipazione al costo delle prestazioni sociali agevolate.

Si tratta di un tema essenziale, specie considerato che è ormai dimostrato come le persone con disabilità e le loro famiglie siamo maggiormente esposte a povertà ed impoverimento rispetto agli altri cittadini.

Tra i punti principali della mozione sull’Isee, vi sono l’invito al Governo a dare immediatamente seguito alle sentenze del Tar Lazio nn. 2454 – 2458 – 2459/2015, l’eliminazione dal calcolo Isee dei cosiddetti “redditi esenti” (riferiti alle diverse provvidenze economiche, alle forme di contributo e/o erogazione di altri titoli per l’acquisto di prestazioni sociali e sociosanitarie), l’eliminazione per le persone con disabilità della differenziazione tra adulti e minori di età in relazione all’accesso alle prestazioni socio-sanitarie, l’invito al Parlamento ed al Governo a riesercitare il loro potere per intervenire sul nuovo Isee – oltre che relativamente ai dettami del Tar Lazio – anche per eliminare, per tutte le persone con disabilità e non autosufficienti, la considerazione che l’Isee sia anche utilizzato come criterio per inibire l’accesso alle prestazioni in relazione al superamento di certi suoi livelli.

«Auspichiamo», dichiara il presidente nazionale dell’Associazione, Roberto Speziale «che il nostro Governo ed il nostro Parlamento si assumano concretamente la responsabilità di assicurare che l’Isee rappresenti uno strumento per garantire equità e non invece, ancora una volta, un veicolo di diseguaglianze e discriminazioni. È essenziale» conclude Speziale «che ciò avvenga al più presto. I nostri diritti non possono più attendere!».

In allegato il testo della mozione

Foto di apertura: Getty Images

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