Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale Cgm

Intelligenze collettive per una nuova economia sociale

È in programma dal 20 al 21 giugno a Bologna la tre giorni della XV Convention del consorzio che pone al centro delle riflessioni l’implementazione del Social Economy Action Plan italiano e la nuova generazione al lavoro: un nuovo contratto sociale

di Redazione

Meno di un mese alla XV Convention di Cgm, Consorzio che opera su scala nazionale attraverso una grande Rete di consorzi territoriali, imprese e cooperative sociali. Titolo dell’incontro in programma al DumBo di Bologna dal 20 al 22 giugno è “Direzioni –  Intelligenze collettive per una nuova economia sociale”. 

Al centro delle riflessioni della convention si legge in una nota l’implementazione del Social Economy Action Plan italiano e la Nuova Generazione al lavoro: un nuovo contratto sociale.

Il ruolo dei soggetti dell’economia sociale

Le politiche a sostegno dell’economia sociale, a partire da quelle messe in campo dall’Unione europea, promuovono un passaggio paradigmatico relativo al ruolo dei soggetti dell’economia sociale, chiamandoli ad uscire da una condizione di marginalità per conquistare un ruolo centrale nella promozione sociale e nella promozione di un nuovo modello di sviluppo economico, più inclusivo e sostenibile.

A fronte di un tessuto di economia sociale e di prossimità molto diffuso e per certi versi connaturato a una concezione di Made in Italy – continua la nota di presentazione dell’evento – , si evidenzia un potenziale inespresso che merita di essere fatto emergere e di essere accompagnato verso una maggiore strutturazione. 

Per questo, affermano a Cgm,  la nostra direzione sull’economia sociale consiste nel rilancio di un’azione strategica che, valorizzando il patrimonio civile del nostro Paese, riporti l’Italia al centro del dibattito europeo a partire da una “massa critica” ampia e differenziata di cluster locali che concretamente praticano l’economia sociale in contesti di prossimità.

Dettagli in agenda online