Comitato editoriale Fondazione Exodus

“In-Musica: concerto unplugged” dei ragazzi di don Mazzi

Approda all’InVisibile festival il concerto dei giovani de “La Mammoletta”, sede all’isola d’Elba della Fondazione. L’appuntamento è per sabato 21 ottobre alle ore 20 in piazza Gae Aulenti, agli IBM Studios Milano. La band nasce dal progetto “Musica d’Insieme”

di Redazione

Simone, Stefano, Greta, Lorenzo, Lapo e Alessandro sono “I ragazzi della Mammoletta”, la band della Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi che si esibirà a Milano sabato 21 ottobre alle ore 20 all’interno dell’InVisibile Festival, la prima edizione del festival della fondazione Bullone, in corso a Milano fino al 22 ottobre 2023.

La Mammoletta all’isola d’Elba

La Mammoletta è la sede della Fondazione Exodus all’isola d’Elba, dove giovani e adolescenti con problemi di dipendenza o altri disagi vengono accolti per un percorso di rinascita e reinserimento. Il presidio dell’isola è nato nel 1990 grazie al lavoro di Marta del Bono e Stanislao Pecchioli, Responsabili dell’Equipe Educativa e tutt’ora nel pieno dei lavori con i ragazzi.

Il progetto

«La musica è uno degli strumenti del metodo educativo di Exodus, accanto allo sport, al teatro, al volontariato. L’intenzione di concretizzare una band nasce circa un anno fa, una vera opportunità per i nostri ragazzi che hanno avuto modo così di lavorare con dei professionisti, che hanno offerto il proprio tempo per creare insieme, scrivere, suonare, scoprendo quanto la musica ci accomunasse e appassionasse. Fare musica per noi non è solo un’attività proposta nel percorso educativo: è guardarsi e sentirsi, dentro e fuori», spiega la responsabile di Exodus Elba.

«Fondazione Exodus», continua Marta del Bono «è lieta di partecipare al Festival per una tre giorni ricca di appuntamenti, incontri significativi e momenti di festa, per continuare la collaborazione con Il Bullone iniziata nel 2020 al fine di raccontare al pubblico le esperienze dei ragazzi, diffondere l’impegno della Fondazione nel recupero degli adolescenti e condividere quanto imparato durante il percorso».

Il potere della musica

Presenti giovani, educatori e volontari di Exodus, per una serata di musica e momenti di condivisione. «Penso che la musica abbia il potere di unire le persone di tutte le etnie, età e sesso, senza creare una singola categoria, grazie alla sua modalità di espressione libera accompagnata da un linguaggio universale», racconta Lorenzo Rosina, uno dei componenti de “i ragazzi de la Mammoletta”

«Ogni ragazzo ha le proprie diversità, ogni ragazzo si approccia alla musica in maniera diversa, la sfida è riuscire a venirsi incontro, trovare un punto da cui partire, per raggiungere l’obiettivo comune di creare armonia. L’arte permette di toccare nel profondo, di coinvolgere e colpire: noi ragazzi abbiamo bisogno di essere visti, ascoltati, di dare forma a quel sentire che, nella nostra storia, è sempre state nascosto o considerato di poca importanza», conclude Alessandro Frugis, educatore e componente della band. «La musica ci aiuta a sbrogliare quel groviglio di emozioni che per tanto tempo hanno atteso che qualcuno le vedesse, le capisse».

La band de La Mammoletta nasce dal progetto “Musica d’Insieme”, con l’aiuto di Alberto Baldetti, Carlo Ridi e Lorenzo Puccini e Piero Gagliardi della Compagnia “Oltre le nuvole” di Capoliveri, e il contributo della pianista Michela Boano e dal chitarrista e volontario, Simone Zini.
Attraverso la musica, i volontari hanno insegnato ai ragazzi cosa vuol dire diventare un gruppo unito, e dedicarsi a un progetto con impegno e costanza. Così, dopo otto mesi di lavoro, l’esordio con un concerto a luglio a Portoferraio e dopo il successo, la nuova avventura con Il Bullone.

Programma

La serata si aprirà con un intervento di don Antonio Mazzi, cui seguirà una breve presentazione iniziale del progetto musicale da parte di uno dei ragazzi. Proseguirà con l’esecuzione di sei brani musicali intervallati da un’introduzione descrittiva. Tra i brani, canzoni inedite scritte e musicate su misura delle storie dei ragazzi, più l’esecuzione di cover di brani celebri.

In apertura photo by Erin Doering on Unsplash

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