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I volontari a Modena un anno dopo

Al Parco Enzo Ferrari di Modena il Meeting nazionale delle Misericordie. Tre giorni, dal 10 al 12 maggio, durante i quali si svolgerà l'assemblea nazionale. I volontari tornano in Emilia a un anno dal terremoto del 2012

di Redazione

A un anno dai terribili giorni del maggio 2012 gli oltre 1.500 confratelli delle Misericordie di tutta Italia che hanno soccorso e portato aiuto ai terremotati dell’Emilia Romagna, fin dalle prime ore seguite alla scossa del 20 maggio 2012 si sono dati appuntamento al Parco Enzo Ferrari di Modena per il Meeting nazionale delle Misericordie.
Da venerdì 10 a domenica 12 maggio si incontreranno in occasione dell’Assemblea nazionale delle Misericordie durante la quale si voterà per l’elezione degli organi e del presidente della Confederazione. Nei tre giorni ci sarà spazio anche per esercitazioni, convegni, forum tecnici, eventi, presentazioni di libri, spettacoli, momenti di festa, all’insegna – spiegano in una nota – di uno dei più grandi patrimoni del nostro Paese: la solidarietà.
È prevista la presenza, tra gli altri, del fondatore della Comunità di Sant’Egidio e fresco ex-ministro Andrea Riccardi, del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, del presidente del Centro nazionale del volontariato onorevole Edoardo Patriarca, del presidente della Caritas italiana monsignor Giuseppe Merisi, del Direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute don Carmine Arice.

A guidare la tre giorni sarà una frase di Giovanni Paolo II: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”. «È un’esortazione grande, il vero antidoto a tanta parte del disagio contemporaneo, a cominciare da quello dei giovani», dice il presidente nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi. «La vita non va buttata via, né subìta lasciandola scorrere senza un senso, ripiegati su sé stessi. Solo prendendola in mano, spendendola da protagonisti, con e per gli altri, la si può far risplendere del suo immenso valore. Il volontariato è certamente un modo per farlo: in fondo chi ha mollato tutto un anno fa per portare aiuto in Emilia non ha risposto a quell’esortazione del Papa?».

Uno spazio importante al Meeting avrà l’Ugem (Ufficio Gestione Emergenze di Massa), che coordina i volontari di protezione civile delle Misericordie. Al Parco Ferrari sarà montato, da mercoledì 8, su 18mila metri quadri, il Campo Nazionale di protezione civile delle Misericordie che sarà visitabile da tutti. Qui alloggeranno e mangeranno gran parte dei volontari e si svolgeranno gli incontri. Nel corso dei tre giorni saranno anche effettuate esercitazioni e test, come le prove pratiche di guida dei mezzi di soccorso e la ‘gara’ di smontaggio tende.

Dopo il terremoto in Emilia, fin dalle prime fasi dell'emergenza e per circa 5 mesi, i volontari delle Misericordie si sono prodigati nell’assistenza alla popolazione: circa 1.200 di ben 350 Misericordie di tutta Italia si sono alternati al campo della Colonna mobile nazionale di San Felice Sul Panaro; altri 300 volontari circa hanno operato nei Campi delle Colonne regionali e in particolar modo a San Possidonio dove erano presenti i confratelli e le consorelle della Toscana e dell'Emila Romagna.
Per tutti loro è stato pensato il programma di domenica 12 maggio: dopo la Messa (ore 9) presieduta da monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo di Modena-Nonantola, si svolgerà il raduno dei gruppi di Protezione civile delle Misericordie, con la consegna degli attestati ai volontari e alle associazioni che sono intervenuti durante l’emergenza in Emilia (ore 12).

In Italia sono oltre 800 le Confraternite e sezioni di Misericordia (689 sedi e 117 sezioni), con circa 800mila iscritti, 150mila dei quali attivi in servizi di volontariato, dalla sanità al sociale, dalla protezione civile alle missioni internazionali.
La Confederazione nazionale delle Misericordie, che ha sede a Firenze, ha 110 anni di vita e rappresenta un movimento nato quasi otto secoli fa, nel 1244, proprio nel capoluogo toscano: è la più antica forma di volontariato sorta nel mondo e una delle maggiori associazioni del volontariato cattolico.
Le Misericordie, nate in Toscana, si sono poi propagate in tutta Italia. Sono nati all’interno delle Misericordie anche i Gruppi Fratres (300mila soci in Italia, dei quali 90mila donatori) attivi nella donazione di sangue ed organi.

Il programma dettagliato del Meeting in Agenda