Comitato editoriale Ail
I giovani? Vanno avvicinati alla donazione di sangue e midollo
La campagna informativa «Ogni dono è un nodo» punta a fornire informazioni ai ragazzi per convincerli alla donazione. Si svolgerà online e, da settembre, anche nelle scuole
di Redazione
Sono 1800 pazienti che ogni giorno hanno bisogno di una trasfusione e oltre 2000 ogni anno si sottopongono ad un trapianto di midollo. Avvicinare i giovani alla donazione di sangue e midollo è fondamentale per dare una risposta concreta alle necessità di molte persone in difficoltà.
Di fronte alla diffusa scarsa conoscenza giovanile della donazione del sangue e del midollo, per il quale l’accesso al registro dei donatori è possibile solo fino ai 35 anni di età, l’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma leucemie Ail lancia una campagna informativa, Ogni dono è un nodo, creata con il sostegno di UniCredit, partner istituzionale dell’Associazione, con la media partnership di Skuola.net, un canale fondamentale per raggiungere i ragazzi, destinatari del progetto.
Tra il 2011 e il 2022 il numero dei donatori di sangue in Italia tra i 18 e i 25 anni è sceso del 14%, un dato rilevante che potrebbe incidere sulla possibilità di garantire, anche in futuro, una risposta adeguata al fabbisogno del Paese.
Ogni dono è un nodo sta a indicare che l’atto del donare crea legami indissolubili con l’altro e ci inserisce in una rete virtuosa fatta di nodi destinati a durare nel tempo. Tanti i temi che verranno affrontati: dai falsi miti su queste donazioni, alle informazioni dettagliate su come diventare donatori fino alle storie di chi, grazie ad una trasfusione o ad un trapianto, ha potuto continuare a vivere. A dare la maggior diffusione saranno i canali digitali e social, proprio perché sono i più utilizzati dai ragazzi per informarsi, interagire e condividere i contenuti.
La campagna entrerà anche in classe, con degli incontri di sensibilizzazione nelle scuole, previsti nei mesi di settembre e ottobre, mirati a potenziare la cultura della solidarietà con una partecipazione attiva nel volontariato e la costruzione di una cittadinanza consapevole. Questa seconda fase del progetto consentirà ai giovani delle IV e V superiori di riflettere sul loro modo di vedere sé stessi e la società in cui vivono. Avranno non solo modo di conoscersi meglio e potenziare le proprie abilità di vita, ma anche di divenire cittadini attivi arricchendo il capitale sociale del nostro territorio attraverso l’esperienza del volontariato.
Foto dei volontari (di Ail)
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